Dopo la demolizione della scuola ecco il quartiere Maddalena che verrà (il rendering)

Sulla rivista professionearchitetto.it i professionisti dello studio Istmo spiegano il progetto

Si chiama Istmo lo studio di architettura fondato nel 2020 da Fabio Lamanna, Pasquale Iaconantonio e Vincenzo Guarini e che si è aggiudicato il concorso di progettazione, bandito nel gennaio 2021, per la demolizione e ricostruzione dell’ex scuola elementare Maddalena, a favore di nuovi alloggi per le Forze dell’Ordine e le Forze Armate di Catanzaro.I l lavoro di Istmo spazia dalla progettazione paesaggistica e urbana alla scala residenziale e commerciale, fino alla comunicazione visiva e ricerca grafica. Il team partecipa attivamente a concorsi di architettura, progetti di ricerca e mostre ed è composto da Fabio Lamanna, Pasquale Iaconantonio, Vincenzo Guarini, Francesco Rania, Francesca Beccarisi, Giuliana Teti, Stefania Tarantino.

All’indomani dell’aggiudicazione definitiva datata 10 febbraio, Elisa Scapicchio ha firmato per la rivista Professionearchietto.it un articolo in cui gli stessi professionisti spiegano come sarà il nuovo quartiere Maddalena dopo la demolizione della scuola e l’intervento previsto

La demolizione del veccio edificio permetterà di creare un nodo di collegamento con la parte storica della città

Dopo un’attenta analisi del tessuto urbano, che si mostrava carente di aree di aggregazione per la cittadinanza – ridotte a due piccole piazzole triangolari su Largo Marincola Cattaneo circondate da strade e parcheggi – il progetto di Istmo concepisce il nuovo edificio come un nodo di collegamento con la parte storica della città, segnata dalla presenza della chiesa di S. Biagio alla Maddalena.

La demolizione del vecchio edificio dona così maggiore respiro alla chiesa cinquecentesca, ripristinando le aperture sul lato sud (murate durante la costruzione della scuola) e inserendo un basamento per valorizzare sia la facciata che il campanile, con l’annessione dello spazio del sagrato di cui era priva.

La porzione compresa tra la chiesa e la struttura per i nuovi alloggi diventa quindi una piazza, che elimina la cesura tra Largo Marincola Cattaneo e Discesa Carbone, creando al contempo un collegamento urbano diretto col sistema viario pedonale che arriva fino a Corso Giuseppe Mazzini.

Uno dei rendering

La piazza come elemento di connessione tra le parti

Due elementi di testa compongono il nuovo edificio tra Largo Marincola Cattaneo e Discesa Carbone, proteggendo allo stesso tempo la piazza interna che invita, così, i passanti a scoprirla.

La parte centrale si apre verso l’ambiente circostante, sollevandosi da terra per garantire la permeabilità tra la piazza e il giardino interno, preservando la riservatezza degli alloggi.

La piazza interna diviene, quindi, un mezzo per mettere in relazione le parti: quella storica caratterizzata dalla presenza della chiesa, quella contemporanea definita dall’edificazione dei nuovi alloggi e quella naturale del giardino. Il risultato è un luogo pubblico, inclusivo e aperto alla comunità, ma al tempo stesso intimo e riservato.

Un parcheggio sottostante e un tetto terrazzato

Questo nuovo spazio funge, inoltre, da nodo di congiunzione tra il sotto e il sopra, collegando sia il parcheggio sottostante – che massimizza l’area pubblica dell’intervento e alleggerisce il carico della sosta nelle vie limitrofe – che il tetto terrazzato, uno spazio panoramico fruibile e allestibile a seconda delle diverse esigenze, caratterizzato dalla presenza di elementi tecnologici posizionati per la produzione di energia.

Come saranno gli alloggi

Per quanto riguarda gli alloggi, sono previste tre tipologie, progettate per garantire la massima sostenibilità ambientale, con intonaci e finiture ecologiche, rivestimenti in ceramica, pavimenti in parquet e schermature orientabili in acciaio microforato otto unità abitative da 42 mq pensate per 1-2 persone, con zona giorno (cucina, pranzo e soggiorno), zona notte (camera e bagno) e balcone. due  unità abitative da 66 mq, ospiterà fino a un massimo di 4 inquilini, con zona giorno e zona notte con due camere da letto e bagno. due unità abitative, sempre da 42 mq e per massimo due inquilini, con zona giorno e zona notte, senza balcone.