Accademia Belle Arti, cordoglio per la morte di Paolo Pancari Doria

L’importanza del suo ruolo, unitamente a tutta quella generazione di docenti che ha plasmato la classe di professionisti, artisti e insegnati che tuttora ruotano attorno al circuito accademico calabrese e italiano, è stato recentemente riconosciuto nell’esposizione Memorie nascoste

«Apprendiamo con rammarico della triste scomparsa di Paolo Pancari Doria – afferma il direttore Virgilio Piccari –  l’Accademia tutta si stringe attorno alla sua famiglia e rivolge a Paolo un ultimo saluto. Ricordo Paolo energico e carismatico tra le aule, impegnato nel trasmettere agli allievi il valore della bellezza con i suoi segni e i suoi colori. Lo ricorderò sempre così».

Formatosi in Accademia, sotto il primo nucleo fondativo di scuola napoletana, Doria ha fatto parte della prima generazione di docenti artisti calabresi; ha segnato un solco nella storia dell’ABA e dell’arte calabrese, nelle vite degli studenti che ha formato con parole, lezioni pratiche e teoriche, facendone emergere il talento.

Già docente di Decorazione, per anni Pancari Doria ha guidato il corso con sobrietà e gentilezza, contribuendo a rendere un’eccellenza il Dipartimento di Arti Visive. Legato ai linguaggi tradizionali dell’arte, Paolo è stato un pittore e un artista colto e generoso, come attesta l’opera donata all’Accademia nel 2014 (in foto), quando sotto la direzione di Anna Russo si costituiva il patrimonio dell’Istituzione.

L’importanza del suo ruolo, unitamente a tutta quella generazione di docenti che ha plasmato la classe di professionisti, artisti e insegnati che tuttora ruotano attorno al circuito accademico calabrese e italiano, è stato recentemente riconosciuto nell’esposizione Memorie nascoste, focus online che racconta la storia del patrimonio dell’ABA e in cui è visibile l’opera di Doria acquisita nella collezione dell’ABA.

«Il ricordo di Paolo – continua il direttore Piccari – non abbandonerà neanche l’Accademia: nel prossimo Consiglio Accademico proporrò di dedicare al nostro amato amico l’aula di decorazione, così anche le future generazioni potranno conoscerlo e celebrarlo».