Debito Siarc, Comune Catanzaro: “Abbiamo rispettato normativa vigente”

Non c'è discrezionalità. Anche garanzie indicate dalla Siarc, ai fini dell’accoglimento della domanda di rateizzazione, non sono risultate conformi alla legge

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In merito alle erronee e di conseguenza fuorvianti informazioni diffuse dalla Siarc, – si legge in una nota stampa del Comune – Palazzo De Nobili precisa che il debito di 643mila euro circa dovuto all’amministrazione comunale dalla società si riferisce a una sentenza definitiva di condanna della Corte d’Appello di Salerno (nr. 748/2018) riguardante un giudizio durato oltre 30 anni. 

Con questa sentenza la Siarc è stata condannata alla restituzione delle somme, a suo tempo indebitamente percepite, maggiorate degli interessi legali.  

In seguito alla sentenza della Corte d’Appello di Salerno, l’amministrazione comunale ha tenuto una serie di incontri, richiesti e prontamente ottenuti dai rappresentanti della Siarc, assistiti dai propri legali, per il recupero bonario delle somme. Riunioni che si sono rivelate infruttuose, certo non per motivi addebitabili all’amministrazione. 

Pertanto il Comune, nella sua qualità di ente pubblico, ha doverosamente attivato la procedura di riscossione coatta del proprio credito in seguito alla quale la Soget ha adottato l’ingiunzione di pagamento. Procedimento attivato, sin dal 2019, dal dirigente pro tempore del settore competente. 

Fatte tali obbligatorie premesse, Palazzo De Nobili ha agito rispettando le normative in materia di contabilità degli enti pubblici alla quale ogni amministrazione non può certo certo sottrarsi, essendo preclusa qualsiasi forma di discrezionalità, anche riconoscendo l’importanza che la Siarc ha per il tessuto economico catanzarese e calabrese. 

Bisogna inoltre sottolineare che la Soget, in applicazione della normativa nazionale Covid-19, ha per diverso tempo sospeso l’esecuzione dell’ingiunzione. 

Le garanzie indicate dalla Siarc, ai fini dell’accoglimento della domanda di rateizzazione, non sono risultate conformi a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di tutela del credito vantato dall’amministrazione. 

Esprimendo massima solidarietà nei confronti dei dipendenti, non può che evidenziarsi l’assoluta correttezza dell’operato degli uffici e del concessionario, i quali non possono compiere scelte che pregiudichino gli interessi dell’intera collettività di cui la pubblica amministrazione è garante e la cui azione risponde, esclusivamente, a logiche finalizzate a evitare responsabilità di danno all’erario per il mancato recupero di somme a qualunque titolo dovute. 

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