Lavori al Blu ‘70, i carabinieri sequestrano manufatti abusivi

Il comune blocca i lavori di riqualificazione dello storico locale della frazione San Martino di Stalettì

Non c’è pace per quello che è stato il punto di riferimento dell’intera regione Calabria dagli anni ‘60 fino all’inizio del nuovo secolo.

Con alterne vicende e vicissitudini aveva raccolto e accolto in quell’angolo di costa Jonica, ogni estate, la meglio gioventù calabrese.

Poi il fallimento della vecchia società, i problemi che si sono alternati per via di un vincolo paesaggistico e storico a cui il sito è sottoposto, fino all’acquisizione dell’area da parte di una società che fa capo ad un imprenditore crotonese.

Lavori di demolizione iniziati nel 2019 e poi interrotti a causa della pandemia e i problemi generali avevano fermato l’opera di riqualificazione del Blu ‘70, nella frazione San Martino di Staletti.

Ora lo stop arriva dall’amministrazione comunale, che per la prima volta affronta la questione Blu ‘70 e che ha ritenuto, con apposita ordinanza di fermare tutto.

Il punto è sempre lo stesso, la peculiarità paesaggistica della zona non permette di cementificare ovunque. Di certo non dove stava lavorando la ditta incaricata, che secondo il verbale di contestazione, aveva già installato i blocchi di cemento non contemplati nell’originario progetto.

Manufatti che sono stati sequestrati dai carabinieri di Gasperina, poiché, secondo quanto riportato nell’ordinanza del comune di Staletti, non conformi alle strutture leggere previste.

Dell’interruzione dei lavori e della presenza di manufatti non conformi sono state informate Provincia e Soprintendenza.