Porto di Catanzaro, Procura chiude indagini: 8 indagati (NOMI)

Tutto è partito da una denuncia presentata dal rappresentante legale di Sud Metallica, azienda che produce componenti per pontili galleggianti

La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini sui pontili mobili del porto. Tutto è stato analizzato: proroghe concesse, i bandi, il sequestro degli ormeggi. Il fascicolo nelle mani dei sostituti procuratori Chiara Reale e Stefania Caldarelli, che hanno considerato la vicenda dal 2016 al 2021, ha ora il nome di 8 persone indagate: i collaudatori nominati dal Comune di Catanzaro Giuseppe De Angelis e Maurizio Benvenuto; i direttori dei lavori Matteo Andreacchio e Pierpaolo Pullano; l’allora responsabile del Settore Patrimonio del Comune Andrea Adelchi Ottaviano; l’istruttore amministrativo Marzia Milano e il funzionario dell’amministrazione comunale Vincenzo Carioti e l’imprenditore Raoul Mellea titolare della società Navylos.

Questi i nomi, ma tutto è partito da una denuncia presentata dal rappresentante legale di Sud Metallica, azienda che produce componenti per pontili galleggianti. Cosa era successo? Nel 2019, fatti riscontrati dalla Procura, da qui il sequestro, la Sud Metallica non consegna la documentazione tecnica necessaria per il collaudo delle opere.

I pontili, dunque, da quanto emerge erano pericolosi. Secondo quanto riscontrato dalla Procura per i pontili ci sarebbe stato un falso collaudo sulla base dei documenti tecnici che la ditta Sud Metallica non ha mai consegnato alla Navylos, mentre il collaudo effettivo del Comune è avvenuto solo su due pontili non gestiti da Navylos.