Mancati rimborsi per trasporti dializzati: Pitaro diffida l’Asp di Catanzaro

Per il legale "l’Asp di Catanzaro non da esecuzione alla legge, erogando, ormai da molti mesi, ai pazienti nefropatici, il rimborso del costo del trasporto"

E’ stato notificato stamattina l’atto con cui, in merito al mancato rimborso dei costi in favore degli emodializzati, l’avv. Francesco Pitaro, nell’interesse della Croce Verde “Ildebrando” e dell’USB/federazione sociale di Catanzaro (rappresentata da Antonio Jiritano), ha diffidato l’Asp di Catanzaro.
“Più precisamente – si legge nella nota inviata dallo stesso Pitaro – ormai da diversi mesi, l’Asp di Catanzaro sta omettendo di procedere al rimborso dei costi di trasporto che i pazienti nefropatici devono sopportare al fine di sottoporsi al trattamento emodialitico.
Vi è, infatti, che la Legge regionale N. 36/1986 ha previsto il diritto del nefropatico di ottenere il rimborso da parte dell’ASP del costo del trasporto al fine di recarsi presso il centro dialisi per sottoporsi al necessario trattamento emodialitico”.

Nell’atto dell’avv. Francesco Pitaro si legge “che, a fronte della LR N. 36/1986, sta accadendo, purtroppo, che l’ASP di Catanzaro non stia dando esecuzione al dettato normativo regionale e non stia, pertanto, provvedendo ad erogare, ormai da molti mesi, ai deboli e incolpevoli pazienti nefropatici, che devono sottoporsi necessariamente al trattamento emodialitico, il rimborso del costo del trasporto; che, pertanto, da un canto il legislatore regionale, al fine di venire incontro alle esigenze e sofferenze manifeste dei nefropatici, ha previsto il diritto di questi ultimi di ottenere il rimborso del costo del trasporto al fine di recarsi nei centri di dialisi, e dall’altro canto, tuttavia, in violazione della detta LR N. 36/1986, l’ASP di Catanzaro non sta provvedendo alla erogazione del detto dovuto rimborso; che tutto ciò, per come può cogliersi con tutta evidenza, causa un evidente danno ai poveri e incolpevoli nefropatici, essendo loro negato, nonostante la previsione normativa, il rimborso del costo e trattandosi nella prevalenza di casi di anziani dotati solo della pensione; che, infatti, in mancanza del rimborso del costo di trasporto, il povero ed incolpevole paziente nefropatico non ha la capacità economica di affrontare le spese del trasporto al fine di sottoporsi all’essenziale trattamento salva vita; che tutto ciò oltre che violare ictu oculi la detta normativa regionale costituisce evidente violazione dell’art. 32 della Costituzione che garantisce e prevede la tutela del diritto alla salute”.

Tutto ciò premesso, si legge ancora nell’atto dell’avv. Pitaro, “l’Associazione di pubblica assistenza Croce Verde ‘Ildebrando’ e l’USB/Unione Sindacale di Base – Federazione sociale di Catanzaro hanno invitato e diffidato “l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, in persona del legale rappresentante in carica p.t., a dare corretta e puntuale esecuzione alla L.R. N. 36/1986 e, conseguentemente, a procedere, entro e non oltre dieci giorni dal ricevimento del presente atto, al pagamento in favore dei nefropatici dei costi da questi ultimi sopportati al fine di essere accompagnati ai centri di dialisi per sottoporsi al necessario ed essenziale trattamento emodialitico, nonché a dare d’ora in poi puntuale e tempestiva esecuzione alla detta LR procedendo regolarmente e senza ritardi ai dovuti pagamenti in favore dei deboli e incolpevoli e fragili soggetti nefropatici.
Con ogni riserva e salvezza in caso di perdurante condotta omissiva e inadempiente da parte dell’ASP di Catanzaro”.