Maniago in Carcere a Catanzaro: “Una ventata di freschezza”

Monsignor Claudio Maniago celebra la messa di Pasqua con i detenuti e parla con loro: "Tornerò anche non in visita ufficiale solo per ascoltarvi"

L’arcivescovo metropolita di Catanzaro Claudio Maniago ha celebrato nel carcere di Siano una delle messe organizzate in questo periodo per le celebrazioni della Santa Pasqua.

“Una ventata di freschezza”. Questo è il commento immediato di chi ha partecipato. “E’ proprio questa la sensazione vissuta nella celebrazione del grande evento pasquale con il nuovo Vescovo Claudio Maniago”.

Una celebrazione ricca di annuncio, vicinanza, affetto, simpatia… attesa con molte aspettative e un poco di trepidazione da parte dei detenuti dell’Alta sicurezza del penitenziario e le loro aspettative non sono state deluse.

“Abbiamo vissuto – sottolinea il gruppo di volontarie guidate da suor Nicoletta Vessoni – una celebrazione molto ricca nei suoi contenuti di annuncio e nei suoi contenuti anche emotivi.
La Parola spezzata e condivisa nei vari momenti della celebrazione da parte del nostro vescovo ha scaldato i cuori, li ha fatti sentire vicini al loro pastore che hanno avvertito come un padre che ha un cuore attento verso i figli che si trovano nella difficoltà”.

Un piccolo coro composto dalle volontarie della cappellania ha dato un tocco di solennità alla celebrazione e la partecipazione dei detenuti è stata molto alta. Prima del saluto finale alcuni di loro hanno offerto dei doni al Vescovo, realizzati nei loro laboratori (un volto di Gesù su legno realizzato usando l’arte della pirografia, un quadro con una ceramica raffigurante San Francesco di Paola, un’anfora ottenuta con il riciclo, ma anche doni provenienti dal laboratorio di cucina). “Così – spiegano – Monsignor Maniago porta con sé un po’ di loro e loro tengono in cuore le parole di quest’ultimo che ha assicurato di ritornare, pensiero già presente, ma dopo la bella celebrazione condivisa, ancora più intenso il desiderio di ritornare e con loro poter parlare, ascoltare, accogliere le loro pene, speranze, fatiche”.

Alla celebrazione eucaristica era presente la direttrice della casa circondariale, Angela Paravati, che ha ringraziato il vescovo per la sua presenza a pochi mesi dal suo insediamento.

Prima di lasciare l'”Ugo Caridi” il vescovo Maniago, ha visitato con le volontarie della cappellania, suor Nicoletta Vessoni e il cappellano del penitenziario don Giorgio Pilò, il laboratorio di ceramica.