Operazione Deep 1, Occhiuto: “Lo Stato c’è”

Realizzata dalla Legione Carabinieri Calabria con il coordinamento della Procura di Reggio Calabria

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“L’operazione Deep 1 – realizzata dalla Legione Carabinieri Calabria, guidata dal generale di Brigata Pietro Francesco Salsano, con il coordinamento della Procura di Reggio Calabria – rappresenta un altro importante passo in avanti nel contrasto ai reati ambientali, che purtroppo continuano ad interessare la nostra Regione e che ogni anno devastano un patrimonio naturalistico di inestimabile valore”.

Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

“Fin da mio insediamento ho posto la tutela dell’ambiente al centro dell’impegno istituzionale e dell’agenda di governo della Giunta regionale, attivando tutte le sinergie necessarie a un’urgente e fondamentale inversione di rotta, anche ad esempio attraverso la collaborazione avviata a novembre con la Stazione Zoologica Anton Dohrn Un primo risultato era stato ottenuto con l’operazione ’Deep’, realizzata nelle scorse settimane nei territori di Catanzaro e Vibo Valentia. Oggi – grazie al prezioso impegno di magistratura e forze dell’ordine – si aggiunge un altro tassello, con numerosi provvedimenti di sequestro, e decine di sanzioni e denunce, che se da un lato certificano una diffusa violazione delle norme ambientali, dall’altro attestano una presenza forte dello Stato” – si legge nella nota.

“Come hanno ben detto gli inquirenti, il valore di queste operazioni è anche pedagogico e preventivo: tutti i cittadini devono sentirsi parte in causa in questa vera e propria missione che stiamo portando avanti, e che riguarda tanto la salute quanto le possibilità di sviluppo della Calabria – si legge nella nota La Regione non può consentire più che il nostro territorio – e in particolare il nostro mare – venga maltrattato, quando dovrebbe rappresentare, invece, la più strategica delle risorse, anche in chiave economica e turistica. Esprimo, dunque, un ringraziamento e un sentimento di riconoscenza alla Legione Carabinieri Calabria, Arma Forestale e dei Cacciatori, e alla Procura di Reggio Calabria per questo altro decisivo intervento”.

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