Tallini assolto per il giudice “nessun legame con i clan”

Non reggono le accuse della Procura nei confronti dell'ex presidente del Consiglio regionale. Cade il concorso e il voto di scambio. Le motivazioni

Per il gup del Tribunale di Catanzaro, Barbara Saccà, Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale, non era “a conoscenza degli agganci delinquenziali dell’antennista Domenico Scozzafava con i Grande Aracri”. È quanto scrive nelle motivazioni della sentenza di assoluzione dello scorso 18 febbraio, al termine del processo abbreviato dell’inchiesta Farmabusiness.

Concorso esterno e voto di scambio erano le accuse per Mimmo Tallini, assolto insieme ad altri 5 imputati (14 le condanne), ma per il giudice la procura non ha dimostrato l’ipotesi di reato secondo la quale Tallini avrebbe agevolato la cosca di Cutro nel settore farmaceutico in cambio del sostegno elettorale. Per il gup in entrambi i casi il fatto non sussiste, perché non ci sono “elementi certi o apprezzabili che consentano di ritenere che Tallini si fosse messo a disposizione dei Grande Aracri”.

Il gup sottolinea che “è bene ribadire che dalla prospettiva del politico lo Scozzafava si presentava come un uomo di fiducia navigato in una rete di relazioni sociali che avrebbero verosimilmente potuto fruttare al Tallini maggiore consenso elettorale. Gli elementi richiamati non consentono di affermare anche che Tallini fosse realmente consapevole della capacità di Scozzafava di reperire voti dagli ambienti criminali”.