Il Palazzolo santo, messa del vescovo in Istituto foto

La festa continua. Tra i concorsi, le porte aperte e le testimonianze di chi vive la comunità. Domani le suore rinnovano i voti

“Un uomo che nella normalità ha rinunciato a tutto per gli altri, spogliandosi delle proprie ricchezze e di tutti propri averi”. Il vescovo di Catanzaro Claudio Maniago ha celebrato con una messa eucaristica insieme alle suore delle Poverelle di Santa Maria la canonizzazione di don Luigi Maria Palazzolo. Una cerimonia che si è tenuta nel segno della festa, insieme ad una comunità che si raccoglie da 80 anni intorno alle religiose che con il tocco materno stanno vicino a tutti.

Una festa che come ha ricordato il presule “tocca ciascuno di noi nel quotidiano, nelle nostre azioni, perché proprio quell’essere come tutti noi che lo rende speciale e rende speciale questo giorno e il 15 maggio, giorno in cui papa Francesco ha aggiunto Luigi Maria Palazzolo tra i nomi dei santi, accendendo un’ulteriore luce sulle nostre vite”.
Un momento di preghiera, ma anche di riflessione quello che in questi giorni sta vivendo la comunità di Santa Maria, ma tutta la città che nell’Istituto Palazzolo trova un luogo sicuro e amorevole per sé e per i propri affetti più cari quotidianamente.

Vescovo al Palazzolo

La messa è stata animata dal coro di Santa Maria della Roccella e a monsignor Maniago è stato donato anche un quadro realizzato da un ragazzo che frequenta l’Istituto che rappresenta San Luigi Palazzolo con i suoi ragazzi. Al termine della funzione tutti i bambini hanno rappresentato, vestiti d’epoca alcune con le tuniche bianche delle Poverelle, la vita del Santo in diverse scene coreografiche. E la sera sul palco che è stata una donazione fatta all’Istituto è stato il momento delle testimonianze: suor Gabriella, che per anni è stata madre superiora a Santa Maria, prima di suor Stefania, che ha raccontato come nel periodo in cui c’era lei “l’istituto non fosse bello come oggi, ma ugualmente pieno di amore e di persone che ogni giorno riempivano i corridoi” e di come venendo lei dal Nord ed essendo stata sempre in quelle zone, inizialmente preferiva stare in silenzio ed osservare per imparare, fino a che Monica, oggi responsabile, le disse: “Ora basta stare in silenzio. Sei qui, parla e agisci perché certamente sai”. Una delle religiose a cui l’intera comunità è così legata da accorrere tutte le volte che è qui in visita. E’ poi la volta di don Salvino, il sacerdote che come primo incarico sacerdotale, ha avuto la parrocchia della difficile Pistoia, quando ancora non aveva una chiesa, ma si celebrava nelle sale condominiali. Lui ha ricordato Suor Angela. Tutti ricordano il suo incedere deciso sulla strada. Tutti ricordano il suo tono di voce e il suo modo di parlare. Il suo modo di farti affrontare le avversità della vita facendoti conoscere le avversità degli altri. Vita con vita. “Metodo Palazzolo” verrebbe da dire. Perché è quando vedi il mondo degli altri che la tua dimensione diventa piccola.
A margine del momento religioso la comunità ha anche organizzato un concorso letterario e artistico al quale hanno partecipato tanti bambini con poesie e disegni. Domani mattina le suore rinnoveranno i voti e sarà uno dei momenti religiosi più significativi della festa di questi giorni.

Vescovo al Palazzolo