Il questore sospende la licenza ad un locale di Lido, ecco perchè il gestore è responsabile di ciò che è accaduto in questi mesi

Ora che le forze dell'ordine, come sempre, hanno fatto la loro parte tocca a politica e amministrazione governare il quartiere. Così come chiedono i cittadini e gli imprenditori

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Mesi di risse, alcolici serviti a minori, mancato controllo della clientela. L’ultimo episodio sabato scorso, documentato da un video girato e postato poi sul social Tik Tok e che ritrae persone vicine al mondo dello spaccio e della delinquenza che soffoca molti dei quartieri a sud della città, mentre improvvisano una tarantella. Nulla di male nella scelta dell’intrattenimento, volendo anche nella decisione di ballare per strada, peccato però che quelle persone non fossero tra quelle che possono essere annoverate come rispettose delle regole.

 

Un frame del video caricato sabato scorso sul social Tiktok

Oggi il provvedimento del Questore di Catanzaro, Maurizio Agricola, che ha cristallizzato il lavoro di intervento, per lo più notturno, portato avanti dai poliziotti della Squadra Volante, ma anche dai carabinieri de reparto radiomobile e dalla divisione di Polizia amministrativa della Questura.

E le responsabilità del gestore del locale, a cui è stata sospesa la licenza per 30 giorni, ci sono tutte in questo caso , secondo quanto scritto nel provvedimento. La sanzione è infatti stata comminata ai sensi dell’articolo 100 del Tulps che testualmente recita : Oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata”.

Il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, durante la campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale, aveva incontrato alcuni dei gestori dei locali della movida del quartiere marinaro, raccogliendo le loro legittime istanze su un bisogno di sicurezza condiviso.

Oltre all’intervento nell’immediatezza di fatti, da parte delle forze dell’ordine, erano arrivate segnalazioni sulla pericolosità dei soggetti che frequentavano le zone limitrofe al locale per la quale è stata disposta la chiusura per il prossimo mese.

La richiesta di controlli in fase non solo repressiva ma anche e soprattutto preventiva era stata indirizzata alla politica come grido di allarme e richiesta di aiuto.

Luoghi più sicuri agevolano lo sviluppo economico di una intera comunità.

Ma fino ad ora, fino all’atto firmato dal Questore Maurizio Agricola, il problema è stato affrontato e risolto sole dalle forze dell’ordine, con gli strumenti dati dalla legge.

Oggi che l’amministrazione comunale di Catanzaro cambia abito, sarà necessario ed indispensabile, con il contributo di tutti, consiglieri di opposizione compresi e che meglio di altri conoscono i loro territori, agire per assicurare politiche di prevenzione a fenomeni delinquenziali, ancorchè di microcriminalità, che inquinano il vivere civile di una comunità intera.

Ora che le forze dell’ordine, come sempre, hanno fatto la loro parte tocca a politica e amministrazione governare il quartiere. Così come chiedono i cittadini e gli imprenditori

 

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