Imponimento: obbligo di firma e non piu domiciliari per imprenditore Stillitani

Il Tribunale di Lamezia ha accolto l'istanza presentata dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Michele Andreano

Il Tribunale di Lamezia Terme, a seguito di istanza presentata dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Michele Andreano, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con l’obbligo di firma nei confronti di Emanuele Stillitani, imputato nel processo denominato “Imponimento”, in corso di celebrazione innanzi al Tribunale di Lamezia Terme. Stillitani, imprenditore, era detenuto dal 21 luglio 2020 in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.

L’inchiesta Imponimento, coordinata dalla Dda di Catanzaro, è stata condotta contro il clan Anello di Filadelfia (Vibo Valentia) ed il 21 luglio 2020 portò all’arresto di 75 persone tra soggetti ritenuti affiliati o comunque collegati alla consorteria, imprenditori, amministratori locali ed esponenti delle forze dell’ordine.

Emanuele Stillitani, di 67 anni, è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito del procedimento “Imponimento”, istruito dalla Dda di Catanzaro contro la consorteria Anello-Fruci egemone in Filadelfia. Stillitani, secondo l’accusa, avrebbe consentito alla cosca di infiltrarsi nelle strutture turistiche che gestiva con il fratello Francescantonio, di 69 anni, ex assessore regionale ed ex sindaco di Pizzo, anch’egli imputato nel medesimo processo.