Parte la Fiera di S.Lorenzo: più categorie merceologiche, ma solo 2 artigiani e 2 venditori di prodotti tipici

Tre soli giorni di esposizione invece dei tradizionali 5 e senza quello che era il cuore della festa che animava il Quartiere Mater Domini

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    E’ un determina, pubblicata su albo pretorio del Comune di Catanzaro, a ricordare alla città un’antica tradizione di inizio agosto, quella della Fiera di San Lorenzo.

    Il Comune infatti ha provveduto ad assegnare gli stalli agli ambulanti che vorranno prendervi parte.

    Nulla a che vedere con i fasti e la festa che questo appuntamento portava con sè negli anni passati, prima che la tradizione fosse praticamente “affossata” e senza che, almeno in questo caso, il Covid avesse alcuna responsabilità.

    Sempre secondo quanto si legge nella determina, con la quale sono state approvate le graduatorie provvisorie di assegnazione temporanea dei posteggi divisi per settore merceologico, la manifestazione si svolgerà da oggi fino al 10 agosto, non potrà comunque essere ammesso un numero complessivo di operatori superiore ai 120 previsti dal regolamento.

    Sempre stando a quanto  pubblicato dal Comune  la fiera sarà così composta: 4 venditori di dolciumi, sui 5 messi a disposizione dal Comune, un solo venditore di fiori e piante su due posti disponibili, un solo ambulante che venderà prodotti alimentari e tipici calabresi  sui 9 posti disponibili, 4 venditori di bevande e gastronomia tipica ed uno in attesa di capire se potrà montare lo stallo.

    Overbooking per gli ambulanti che vendono abbigliamento, 18 richieste sui 9 posti messi a disposizione,  3 bancarelle libri, dischi e articoli multimediali su 5  a disposizione, un solo venditore di antiquariato e collezionismo sui 9 posti disponibili, 3 venditori di mobili sui 12 posti a disposizione, 11 bancarelle di casalinghi a fronte dei 14 posti, overbooking anche per articoli da regalo, giocattoli, bigiotteria e biancheria o intimo, nessuna bancarella dedicata ai prodotti multi etnici. Ma quello che fa più specie, a chi al ricordo di ciò che fu la Fiera di San Lorenzo è particolarmente legato, è l’assenza pressochè totale degli artigiani. Infatti, secondo trazione, il numero più elevato di stalli era destinato proprio all’artigianato, ma su 36 posti disponibili, solo in due hanno risposto. E’ forse arrivato il momento di riscrivere i contenuti di alcune tradizioni che hanno fatto l’identità di una città anche attraverso l’animazione dei suoi quartieri.

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