Opera di Rotella contesa tra Comune e privato, dopo 12 anni si torna in un’aula di tribunale

Nessuna parola fine per una vicenda che ha visto contrapposto l'ente, all'epoca della Giunta Olivo, all'ex capo di gabinetto della Giunta Abramo

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Sono trascorsi 12 anni dalla prima costituzione in giudizio ma molti di più dal fatto, e ancora la vicenda dell’opera di Mimmo Rotella, omaggio alla città, dovrà attraversare altre aule di tribunale perché possa risolversi. La Giunta comunale infatti, con apposita delibera, ha deciso la riassunzione, dinanzi al Tribunale di Catanzaro del giudizio proposto dal Comune di Catanzaro nei confronti dell’ Associazione Culturale L’una di sera e Antonio Viapiana come da sentenza n. 644/2022 della Corte d’Appello di Catanzaro.
Nella delibera si ripercorre a grandi linee la vicenda.

IL PRIMO GIUDIZIO

Il 20 settembre 2010, l’assessore alla Cultura invitava il Settore Avvocatura ad avviare idonea procedura volta al recupero dell’opera del Maestro Mimmo Rotella. “Tacco a spillo ritrovato, omaggio a Catanzaro”. Con successiva delibera numero 150 del 2011, l’Ente stabiliva di promuovere azione legale nei confronti dell’associazione per la riconsegna dell’opera, affidando l’incarico ad avvocato esterno.

LE RAGIONI DELL’ASSOCIAZIONE

A seguito di costituzione in giudizio, l’associazione eccepiva il difetto di legittimazione attiva del Comune perché, a suo dire, il Maestro Rotella aveva fatto dono dell’opera non al Comune, ma ad un collezionista privato, oltre che il conseguenziale difetto di legittimazione passiva.

LE RAGIONI DEL PRIVATO

Il privato in questione era Antonio Viapiana, lungamente capo di gabinetto del Comune di Catanzaro, che all’epoca difese quel dono dicendo essere legato al maestro Rotella da profondo rapporto di amicizia, stima e collaborazione professionale, che l’opera in questione gli fosse stata donata dall’autore e che l’associazione avesse opportunamente riconosciuto i diritti di proprietà.

LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI CATANZARO

Con la sentenza n. 983 del 2018 del Tribunale di Catanzaro, veniva rigettata la domanda del Comune di Catanzaro, veniva dichiarato che l’opera “Tacco a spillo ritrovato, omaggio a Catanzaro” fosse di proprietà dello stesso Viapiana ed il Comune veniva condannato al pagamento di € 1.378,00 oltre accessori a favore dell’Associazione convenuta e di € 1. 378,00 oltre accessori da distrarsi al procuratore costituito, a favore di Viapiana.
Con successivo atto di citazione del 3.12.2018, l’Associazione l’Una di sera e Viapian., impugnavano la sentenza sul solo capo della condanna alle spese, ritenuta insufficiente.

LA DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO

La Corte di Appello di Catanzaro, con sentenza n. 644/2022, ha dichiarato nulla la sentenza di primo grado, perché alla luce della domanda formulata dal terzo intervenuto, il giudice avrebbe dovuto procedere all’integrazione del contraddittorio nei confronti dei litisconsorti necessari, gli eredi del Maestro Mimmo Rotella.

LA RIASSUNZIONE DEL GIUDIZIO

Allo stato, si legge nella delibera, non vi è stata alcuna pronuncia sulle domande formulate dal Comune, attore in primo grado ed appellante incidentale in secondo ecco perché, secondo la Giunta Fiorita, appare necessario ed opportuno promuovere la riassunzione del giudizio dinanzi al Tribunale di Catanzaro.

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