Il problematico tracciato dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria foto

L’intervento a Dibattito Pubblico dell’ingegnere Vincenzo Italia. La proposta di Rfi comporta un allungamento record di percorrenza e tempi

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Nel pomeriggio del 18 luglio 2022, nella Sala Verde della Cittadella regionale di Catanzaro, si è svolto il Dibattito Pubblico sul Secondo lotto dell’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. Erano presenti in sala: il presidente della Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto, l’assessore regionale alle Infrastrutture Mauro Dolce, un folto gruppo di amministratori e sindaci dell’hinterland di Cosenza. Collegati da remoto la presidente della Commissione nazionale di Dibattito Pubblico Caterina Cittadino e la Commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera Vera Fiorani anche nella veste di amministratrice delegata di Rfi e di direttrice generale di Rete Ferroviaria Italiana. Assenti o non rilevati amministratori e sindaci delle altre quattro provincie calabresi.

Il ricorso alla procedura di dibattito pubblico è obbligatorio per le grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale a seguito della sua introduzione nel Codice dei contratti pubblici (dlgs n. 50/2016) e soggetto alle osservazioni e le proposte sul progetto da parte di una pluralità di attori, anche singoli cittadini.

Ciascuno degli aventi titolo ha relazionato per quanto di sua competenza, sula scorta dell’incarico ricevuto da Rfi (Rete ferroviaria italiana) per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica degli interventi di potenziamento, con caratteristiche di Alta velocità, della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e Battipaglia-Potenza- Metaponto. Nel corso degli interventi sono state proiettate alcune slide che hanno evidenziato il percorso con i nuovi tracciati proposti da Rfi e relativo piano particellare di esproprio, l’aspetto economico delle opere programmate tra le quali il raddoppio della galleria Santomarco (nell’attuale tratta Paoloa-Cosenza) necessario per il collegamento tra il porto di Gioia Tauro e l’Adriatico, raddoppio pensato anche nell’ottica del progettato itinerario Alta velocità da Salerno a Reggio Calabria.
Tra gli interventi quello dell’ingegnere Vincenzo Italia, al quale si devono le presenti note, in particolare sulla relazione resa dall’assessore ingegnere Dolce relativa al raddoppio della galleria Santomarco, opera necessaria per il corridoio Gioia Tauro-Taranto -Adriatico, ma fatta rientrare nell’ottica del previsto nuovo itinerario AV Salerno-Reggio Calabria. Il raddoppio – ha rilevato l’ingegnere Italia – appare propedeutico alla scelta di abbandonare il più conveniente tracciato tirrenico a favore di un attraversamento del Pollino con la realizzazione di una lunga galleria che interessando l’area di Tarsia, la valle del Crati e Cosenza, in parallelo all’autostrada A2, continua lungo il Savuto raggiungendo Lamezia Terme per riallacciarsi alla linea esistente. Quest’ansa ferroviaria – secondo Vincenzo Italia – avrebbe avuto l’unico scopo di servire la sola città di Cosenza. La particolare ed infelice orografia e il costo eccessivo per le opere di realizzazione della linea lungo il Savuto da Cosenza a Falerna avrebbe convinto successivamente Rfi a rivedere il tracciato instradandolo sulla diramazione da Cosenza a Paola con il raddoppio della galleria Santomarco.

Nel suo intervento l’ingegnere Italia fondamentalmente ha posto tre domande, la prima di metodo e la seconda nel merito.

Prima domanda: è possibile aprire e mantenere un Dibattito Pubblico nelle condizioni rese?

Considerando:
a.  L’insufficiente presentazione del progetto, con la pubblicazione successiva dei due tracciati.
b.  Il disatteso principio di trasparenza, inteso come accessibilità totale ai dati e documenti e assenza di alcune importanti caratteristiche tecniche progettuali quali: lunghezza del tracciato, tempi di percorrenza, tecnica ed economia della nuova  infrastruttura ferroviaria, analisi e presentazione delle risorse energetiche richieste, analisi del nuovo impatto ambientale nei territori attraversati e analisi dell’impatto ambientale della CO2 derivante dalle maggiori energie richieste  dal nuovo tracciato.
c. Insufficiente illustrazione delle prestazioni attese su:
c.1 riduzione delle lunghezze itinerari e del tempo di percorrenza
c.2 sostenibilità ambientale, realizzativa e gestionale con riferimento ai         consumi energetici
c.3 integrazione modale verso l’unico aeroporto internazionale in Calabria.

Seconda domanda: come rispondere ai sette milioni di cittadini (5 della Sicilia e 2 della Calabria) potenziali utenti del vettore ferroviario che, intendendo muoversi verso il Centro Nord, si troverebbero a percorrere 50 km in più da con quasi 45 minuti aggiuntivi di percorrenza?


L’ingegnere Italia si avvale, nella preparazione alla domanda, delle considerazioni svolte in merito dal professore Francesco Russo docente di Trasporti e Logistica all’università Mediterranea di Reggio Calabria che, a parte l’eccedenza di costi, rilevava come la linea SS-RC, secondo l’ipotesi individuata da Rfi è l’unica linea al mondo che passando da una linea tradizionale a una ad Alta Velocità allungherebbe il tracciato, dai 390 km attuali ai 445 km futuri. Secondo Russo i tempi di percorrenza sarebbero i seguenti: Catanzaro per raggiungere Roma impiegherebbe 43 minuti in più; Crotone 15 minuti in più; Vibo Valentia 43 minuti in più; Cosenza 20 minuti in più; Reggio Calabria 40 minuti in più; in sostanza tutte le città calabresi e siciliane peggiorerebbero i tempi di percorrenza con Roma. Ugualmente tutti i viaggiatori provenienti dal Nord e dall’estero peggiorerebbero di pari entità i tempi di percorrenza.

L’ingegnere Italia fa notare come la linea ferroviaria AV proposta non avvantaggerebbe la costa jonica, comunque distante dalla dorsale proposta e né annullerebbe le proposte di ammodernamento della linea costiera ionica.

La dorsale ferroviaria ionica è in corso di elettrificazione e ammodernamento plano altimetrico. È intuibile che la dorsale, una volta completata nella sua totalità con l’elettrificazione, unitamente alla trasversale dell’istmo di Catanzaro, possa ritornare ad accogliere i treni a lunga percorrenza per Roma Milano Torino come è stato fino al 2012, quando la linea ionica vantava l’esistenza di un convoglio a lunga percorrenza Crotone Milano (via Taranto-Bari Adriatica) tre convogli a lunga percorrenza da Crotone–Roccella Jonica (via Catanzaro –  Lamezia Terme) per Roma, Milano e Genova Torino. Gli utenti ionici non avevano e non avranno bisogno, con la conclusione dei lavori di elettrificazione (oggi giunti con i tralicci alla stazione di Catanzaro Lido), di alcun itinerario tirrenico, tantomeno interno da Cosenza.

Terza domanda: È conforme alla pubblica utilità rispondere a localismi progettando tracciati ferroviari più lunghi e richiedenti maggiori sforzi di trazione, creando maggiori squilibri ambientali?


Premessa: il tracciato proposto necessita di superare un dislivello altimetrico Paola-Cosenza di 233 metri. Italia chiede come si intenda superare il dislivello, nei due sensi, non solo in termini tecnici ma soprattutto in termini di maggiore consumo energetico considerando che maggiori potenze richieste per superare forti pendenze corrispondono a più elevata emissione atmosferica di CO2 e altri gas a effetto serra. Si rammenta: 352,4 grammi di CO2 equivalente per ogni kilowattora consumato. È opportuno ricordare che le emissioni di COpiù rilevanti derivano dai trasporti (30,7%).

L’intervento di Vincenzo Italia, mentre ha già trovato eco nelle linee di mandato del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, sarà tra due settimane oggetto di relazione e discussione al Consiglio provinciale dell’Ordine degli ingegneri che avrà cura di inoltrare pec illustrative a tutti gli altri ordini professionali e ai sindaci dei comuni e delle città metropolitane di Calabria e Sicilia.

Catanzaroinforma dà in anteprima lettura dell’abstract precedente, mentre gli interessati possono leggere la relazione in versione estesa che diamo di seguito.
RELAZIONE PARTICOLAREGGIATA INTERVENTO DP 18 luglio 2022 (1)

 

 

 

 

 

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