Mirarchi racconta “il sistema” di assegnazione degli appalti. Nessun imprenditore è “solo” vittima

Il collaboratore di giustizia davanti ai magistrati prospetta una situazione in cui tutti sanno

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C’è o forse c’è stato un sistema di assegnazione degli appalti pubblici con relativa spartizione di mazzette e pizzo in cui alcuni imprenditori catanzaresi non sono stati mai solo vittime, ma compartecipi consapevoli.

E’ quanto ha riferito Santino Mirarchi, oggi collaboratore di giustizia, e fino al suo arresto uno dei capi della malavita catanzarese, nel verbale di interrogatorio ripreso nei giorni scorsi durante un’udienza del processo Basso Profilo.

Santino Mirarchi per anni ha estorto ed intimidito aziende di tutta la provincia, in combutta con i clan crotonesi e lametini. Ma ciò che appare chiaro dalle parole rese dal collaboratore di giustizia è che nessuno degli imprenditori intimiditi fosse solo vittima. Di più. Ognuno sapeva, a seconda della zona, a chi doveva mandare i soldi prima di iniziare, in cambio di un pò di tranquillità.

I soldi dati agli zingari perchè non andassero a rubare nei cantieri  già controllati

Racconta Santino Mirarchi : ” Questo (riferito ad un imprenditore n.d.r.) diceva a noi, nel senso che i mille euro che dava a me, se li prendeva pure (omissis) , se li prendeva (omissis) , se li prendeva «Cento Pistole», glieli mandavo pure al «Tubo» mille euro, a «Toro Seduto» per un quieto vivere di tutti. Questi soldi venivano divisi, però agli zingari glieli davamo in modo che stessero calmi, mi seguite. Nel senso che non davano fastidio alle aziende di costruzioni dove stavano costruendo, per non andare a rubare”

Non pagano solo l’estorsione ma fanno parte del sistema

E quando i magistrati gli fanno notare : No, però. Scusi un secondo, non dobbiamo fare confusione tra le cose. Allora, un conto è che io pago solo l’estorsione, pago la mazzetta e stop. Un conto invece è che faccio parte dell’organizzazione”.

Mirarchi non ha dubbi e rilancia: No, fa parte… Dottò, io quelli che vi sto dicendo non è che pagano estorsione. Oltre che pagano estorsione, fanno parte pure tutti quanti del sistema, dottò”. E’ tutto un sistema, dottò. E’ tutto un sistema, non è che quello paga l’estorsione solo e si ferma là.

Gli imprenditori non vanno in banca ma “vengono da noi se hanno bisogno”

Il magistrato prova a far spiegare meglio. “Noi dobbiamo… nel verbale ci deve leggere qualcuno e deve poter distinguere chi è solo vittima, chi paga soltanto e non fa parte del sistema, da chi invece fa parte del sistema. Perché sennò poi non riusciamo a capire chi sta dove, sennò facciamo confusione.

E Mirarchi Santo continua a non avere dubbi:  “Io, tutti i nomi che vi ho fatto fino a mo’ fanno tutti parte del sistema. Tutti quanti fanno parte del sistema perché lavorano con noi, dottò, pure. Oltre che loro lavorano, loro lavorano pure con noi, dottò. Su tutti i punti di vista. L’azienda quando ha bisogno di soldi dove va in banca? Viene da noi”.

Insiste il sostituto procuratore Eh, ma quando dice “lavorano” è anche perché, voglio dire, per poter avere un cantiere loro hanno una possibilità di… di, voglio dire, di avere quel lavoro senza che altri interferiscano?”

Ecco come funziona il sistema di assegnazione degli appalti pubblici

Santo Mirarchi risponde “Pure. Anche su questo, dottò. E’ tutto un sistema.  Per prendere una gara d’appalto con il comune, dottò, si arriva ad esempio al sindaco. Faccio un esempio. Chi è che fa la gara d’appalto? (omissis)? Si arriva in un’altra maniera con (omissis) tramite un’altra persona, dottò. “(omissis), questo deve prendere il lavoro”, gli dà la soffiata della gara d’appalto e quello prende il lavoro. Mi seguite un attimino? Cioè, è tutto un sistema, dotto’. Non è che uno lo ha fatto là e prende la gara d’appalto. (Omissis) come ha fatto Catanzaro, dottò? Seguitemi un attimino. Così, si è alzato una mattina “la faccio io la gara d’appalto.” No. Tramite gli Arena ha preso tutti i lavori che ha fatto a Catanzaro”

E poi c’è chi, tra gli imprenditori ha già capito come si fa, guadagnandosi il rispetto della “malavita”

L’unica persona seria tra tutti gli imprenditori, che paga nel senso che… non c’è bisogno di andare da (omissis) a dirgli di dare i soldi, (Omissis) lo fa solo, in automatico. E’ una cosa che fa in automatico. Loro, se voi… vi dico una cosa. Guardate se vi racconto chiacchiere. Ogni lavoro grosso che fa (omissis) sulla strada di bitume, vedete se non c’è lui personalmente sul lavoro.. Guadate, per curiosità. Mi direte “avevi ragione.” Lui, lo sapete perché sta là? Che aspetta magari che qualcuno del paese, perché che va lui dal malavitoso non va. Qualcuno che si ferma là con la macchina “Omissis” , che facciamo qua?” ; “Eh, eh, sei venuto. Prendi i soldi” e gli dà cinque-seimila euro, dipende dal lavoro, “Mandali a chi li devi mandare.” Guardate se vi racconto chiacchiere, per curiosità.

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