Orari apertura ufficio postale, il Comune di Sorbo San Basile contro Poste: ricorso al Tar

Con il patrocinio dell’avv. Francesco Pitaro

Il Comune di Sorbo San Basile si è rivolto al Tar Catanzaro, con il patrocinio dell’avv. Francesco Pitaro, su incarico del Sindaco Enzo Nania, contro Poste Italiane avverso la rimodulazione dell’orario di apertura dell’ufficio postale.

Ed invero, a seguito dell’atto di diffida del Comune di Sorbo San Basile, diretto ad ottenere la riapertura dell’ufficio postale per cinque giorni, le Poste nulla hanno fatto né riscontrato la detta diffida né ripristinato l’apertura per come richiesto.

Nel ricorso dell’avv. Francesco Pitaro si legge che “le Poste, prima di adottare ogni decisione sull’apertura/chiusura degli uffici postali, devono svolgere una adeguata istruttoria avendo riguardo alla situazione altimetrica, alla composizione della popolazione, ai disagi della popolazione, alla percorribilità della strada, alla difficoltà di spostamento anche con riferimento al trasporto pubblico. La inopinata riduzione dell’apertura dell’ufficio postale sta privando la comunità di Sorbo San Basile di un servizio pubblico ed universale ed essenziale senza che ne ricorrano i presupposti e sta mettendo a rischio la incolumità delle persone (soprattutto anziane) che, a causa della riduzione dei giorni di apertura, sono costrette ad assembrarsi nei soli tre giorni di apertura dinanzi il detto ufficio postale al fine di potere usufruire di un servizio che, ad oggi, è insufficiente e lacunoso e che lede conseguentemente i diritti della comunità e degli abitanti di Sorbo San Basile”.

Inoltre, in merito alla mancata risposta alla richiesta di riapertura permanente dell’ufficio postale, nel ricorso si legge: “Nonostante il dovere delle Poste, per come anche statuito dalla pacifica giurisprudenza, di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, nel caso che occupa sulla richiesta del Comune di Sorbo i destinatari della stessa hanno mantenuto contra legem una condotta manifestamente illegittima ed inadempiente”.

Infine, è stato chiesto al Tar “l’accertamento della illegittimità del silenzio serbato dalle Poste e la condanna delle Poste all’adozione del relativo provvedimento conclusivo e la nomina del Commissario ad acta per il caso di perdurante inadempimento ed osservanza”.