Gioacchino Criaco ospite dell’I.T.E. Grimaldi – Pacioli foto

Il custode delle parole: una lezione di identità culturale

Nuovo appuntamento per la maratona di scrittori calabresi “Il Suono dei Libri –V Edizione” organizzata dall’I.T.E.Grimaldi-Pacioli di Catanzaro, diretto dalla prof.ssa Cristina Lupia.

Oggi è stata la volta di Gioacchino Criaco che, con il suo ultimo sforzo letterario “Il custode delle parole”, ha dialogato con gli alunni delle classi quarte su tematiche quali la difesa del nostro territorio contro lo scempio della devastazione e la drammaticità dell’immigrazione.

Curata, come sempre nei minimi particolari, la lettura ad alta voce di brani del testo, è stata preceduta dall’omaggio al celebre scrittore calabrese con un video, realizzato dagli alunni della IV H della sede Grimaldi, che ripercorre i successi letterari di Criaco e la sua grande disponibilità al confronto con i ragazzi ed altro su “immigrazione e fuga di cervelli”.

La straordinarietà dell’evento è stata la capacità di Criaco di far riflettere gli alunni del Grimaldi-Pacioli sulla necessità di custodire le nostre radici a partire dal linguaggio.

La lingua grecanica, quella omerica, la più antica al mondo e che fa parte del tessuto genetico dell’Aspromonte, sta scomparendo e la ricchezza dei termini sta cedendo il passo a parole omologate ed incapaci di esprimere i veri sentimenti.

La perdita dell’identità ha origini dal fenomeno migratorio dei nostri nonni che lo scrittore ha definito una vera e propria “diaspora” con un dato impressionante: 26 milioni di calabresi sono sparsi per il mondo; un numero che è secondo solo a quello degli ebrei. E purtroppo l’emorragia è destinata a non arrestarsi se, per come sta accadendo, i giovani continueranno a trasferirsi per motivo di studio o di lavoro.

Criaco ha invitato i ragazzi a riflettere prima di fare una scelta che spesso non è razionale e con dovizia di esempi concreti ha evidenziato come la nostra terra sia capace di offrire occasioni di sviluppo proprio come il personaggio di Andria del suo romanzo.  Per l’autore, infatti, la difesa della nostra identità territoriale e culturale non è espressione di una struggente malinconia per il passato perché può rappresentare un tesoro da investire per le future generazioni.

Ancora una volta, la kermesse ha registrato il coinvolgimento di alunni e dei docenti in un’attività capace di vivacizzare, attraverso la musica e la lettura, l’approfondimento di tematiche di grande attualità.

A concludere l’evento il passaggio della staffetta da Gioacchino Criaco a Felice Foresta che mercoledì 16 novembre proseguirà la maratona di scrittori calabresi.