Nel rispetto della tradizione il pellegrinaggio del martedì di Pentecoste a Porto

Il rituale è stato riproposto con la gioia di aver potuto fare festa senza restrizioni, seppur con prudenza

Con il tradizionale pellegrinaggio del martedì di Pentecoste e la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Claudio Maniago, si sono conclusi a Gimigliano i tradizionali festeggiamenti in onore della Madonna di Porto.

Un appuntamento di storia, fede e devozione popolare molto sentito dalla città di Catanzaro e da un vasto comprensorio che, dopo due anni di sospensione, ha potuto rinnovare una tradizione che affonda le proprie radici nella Calabria funestata dai terremoti e dalla peste del XVIII secolo.

Una festa di popolo che, nella Chiesa Madre di Gimigliano, ha vissuto un intenso cammino di preparazione con il novenario predicato dai Missionari Oblati di Maria Immacolata. A Porto invece i pellegrini e i devoti hanno partecipato con rinnovato entusiasmo alla pratica dei Sette Martedì in onore della Madonna.

Il rituale è stato riproposto nel rispetto della tradizione, ma con la gioia di aver potuto fare festa senza restrizioni, seppur con prudenza. Il centro mariano ha aderito anche all’iniziativa promossa dal Collegamento Nazionale dei Santuari, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana denominata la “Notte dei Santuari”, vissuta nella lunga veglia del lunedì di Pentecoste.

E’ stata l’occasione per accendere una luce sul forte valore simbolico che i Santuari hanno per la comunità cristiana e per l’umanità tutta. Per tutta la giornata di martedì, tradizionale giorno dedicato alla Madonna di Porto, si sono svolte numerose celebrazioni eucaristiche: alle ore 12,00 l’Arcivescovo Metropolita Monsignor Claudio Maniago, ha accolto la sacra immagine della Madonna accompagnata dai fedeli da Gimigliano a Porto attraverso la montagna.

Presente una delegazione dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, oltre al sindaco di Gimigliano Laura Moschella e numerose autorità civili e militari.