Convenzione Azza Forense-Centro Calabrese di Solidarietà

Firmata ieri a Girifalco

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    E’ stato firmato alla biblioteca comunale di Girifalco la convenzione tra l’associazione “Azza forense” presieduta da Nicola Azzarito e il Centro calabrese di solidarietà di don Mimmo Battaglia ai fini dell’implementazione di azioni di alta formazione nel territorio della Regione Calabria con particolare riferimento a corsi nel campo giuridico, sociale e sanitario. Un primo atto concreto di un’associazione che ha diverse sedi in Italia e che ora ha deciso di costituirne pure una a Girifalco da cui provengono la maggior parte dei componenti. Un’associazione che ha voluto fare della mediazione civile, commerciale e familiare una vera mission dopo l’“apertura” concessa da apposite normative finalizzate all’alleggerimento del carico di lavoro sui tribunali e per rendere giustizia ai cittadini a causa di lentezze ataviche che non riescono a risolvere per niente i loro problemi. “Perché la crisi della crisi della giustizia italiana è anche un problema di costi – ha spiegato il professor Nisati – con un impatto sul Paese per l’1-2% del Pil che ha pure ripercussioni sull’andamento delle famiglie”. La mediazione dunque come strumento concreto per decongestionare le cause civili e che ha tratto spunto dalla legislazione anglosassone secondo cui una giustizia che non decide “secondo una massima di Jeremy Bentham – citata dallo stesso Nisati – non è giustizia”. Ma l’associazione si occupa pure della gestione degli arbitrati come ha avuto modo di ricordare sempre Nisati nella sua relazione in  base alla quale il principio da cui parte l’attività di mediazione sia legata alla risoluzione dei bisogni rispetto al processo il cui conflitto viene risolto, invece, sulla base della fondatezza della pretesa di una parte piuttosto che dell’altra. Cambia dunque la filosofia del ragionamento nella mediazione. Sono poi intervenuti in un incontro moderato dalla giornalista Letizia Varano gli avvocati Giuseppe Assisi, Chiara Polito, Rossella Fodaro, Elisabetta Vinci e il presidente Azzarito, prima della stipula dell’accordo con il Centro calabrese di solidarietà tramite il dottor Giovanni Merando. La conclusione dei lavori è stata affidata al noto criminologo, responsabile scientifico di Azza forense e docente all’Università della Calabria, Francesco Bruno.

    Vito Fabio

    Nella  foto: da sx il criminologo Francesco Bruno, Rossella Fodaro, Letizia Varano, Nicola Azzarito, Giuseppe Assisi, Chiara Polito e in piedi il professor Massimiliano Nisati

     

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