“Migliorare la guardia medica”: la petizione degli abitanti di Petronà

Firme protocollate ieri e depositate in Prefettura. Il servizio serve anche i centri vicini di Andali e Cerva

Più informazioni su

Anche se la porta della Guardia medica di Petronà registra da giorni l’abituale andirivieni di pazienti dopo due mesi circa di esiziale chiusura , i cittadini di Andali, Cerva e Petronà non conoscono la parola rassegnazione in tema di medicina territoriale.

Ieri, giovedì 10 marzo 2022, sono state consegnate e protocollate, presso archivio di Gabinetto della Prefettura di Catanzaro, responsabile il prefetto Maria Teresa Cucinotta, le firme messe insieme in tre diversi paesi per dire no alla chiusura dell’utile presidio medico di Petronà: sono quasi 600 le adesioni alla petizione, corredate da dati anagrafici e imprescindibile documento di riconoscimento. “ Detto, fatto. Abbiamo promesso – chiosano cittadini di tre diversi paesi- una petizione per dire no alla chiusura della nostra Guardia medica sita in Rione Areacchio a Petronà e ieri abbiamo consegnato, all’attenzione della dott.ssa Maria Teresa Cucinotta, Prefetto di Catanzaro, la raccolta firme. Grazie all’Asp di Catanzaro per sensibilità dimostrata nel riaprire la nostra guardia medica dopo però due mesi di inspiegabili silenzi e disservizi.

Ci teniamo a ricordare che per il nostro servizio di continuità assistenziale non accetteremo mai compromessi e non faremo mai un passo indietro. Ci teniamo a precisare che non basta tenere aperta una Guardia medica per farla funzionare bene: andrebbe migliorata con nuove attrezzature, con locali più accoglienti e con utili farmaci per consentire ai medici di operare con più efficienza. Il diritto alla salute passa dalla medicina territoriale: il coronavirus ha detto questo, non dimentichiamolo”. Il servizio di continuità assistenziale di Petronà serve, nottetempo e nei giorni festivi anche gli abitanti dei paesi di Andali e Cerva: non meno di 5mila utenti.

Più informazioni su