La presa di posizione di Manno contro i fondi provinciali per Gimigliano sembra la solita velina mediatica

Il Pd locale contro la presa di posizione del presidente dei consorzi di bonifica

Più informazioni su


    In una nota diffusa nelle scorse ore, il circolo locale del Partito Democratico esprime il proprio rammarico per la dura presa di posizione di Grazioso Manno, presidente del Consorzio di Bonifica e Irrigazione Ionio Catanzarese, sui fondi reperiti dalla Provincia di Catanzaro che consentiranno di far fronte alla grave crisi del sistema viario locale, in particolar modo della strada provinciale 40 chiusa al traffico di veicoli e pedoni per l’instabilità della galleria paramassi.

    “Sicuramente il caro Grazioso Manno avrà presente la grave situazione di dissesto idrogeologico che interessa il comune di Gimigliano – afferma il segretario Masino Paonessa – e la sua presa di posizione è dettata più dalla passione per il ruolo che ricopre che per il risentimento. Lo ribadiamo ancora una volta, è indispensabile una sinergia fra gli Enti e le Istituzioni per ovviare soprattutto alle annose problematiche del territorio. Invitiamo tutti a mettere da parte il ricorso alla velina mediatica e di accendere i riflettori sulla sicurezza dei cittadini da mettere al primo posto dell’agire politico. È indispensabile progettare le grandi infrastrutture sulle esigenze e le possibilità del nostro territorio che è mutato nel tempo. Dividere i buoni intenti sul delicato tema del dissesto idrogeologico – continua nella nota Paonessa – equivale a mettere altri ostacoli sulla già tortuosa strada della burocrazia, reperire fondi per mettere in sicurezza il territorio è oggi prioritario rispetto ad ogni altra opera. I primi fondi stanziati per la sp 40 sono solo una piccola parte delle risorse che occorrerebbero alla messa in sicurezza del territorio, ma rappresentano il frutto del lavoro e della perseveranza del presidente Enzo Bruno, che ben conosce le esigenze del territorio essendo stato più volte presente fisicamente nei momenti critici degli ultimi anni. Invitiamo pertanto a non strumentalizzare il territorio per materializzare incomprensioni che probabilmente vanno oltre ai rispettivi ruoli istituzionali e di mettere in relazione l’utilità dell’opera con la precarietà generale del territorio. La nostra posizione rimane invariata sulla destinazione dell’area, si realizzi in sicurezza l’opera o si riconverta lo sbancamento realizzato in un’opera utile alla comunità e allo sviluppo dell’economia locale, vigilando sulle velleitarie intenzioni che aggraverebbero l’impatto ambientale dell’invaso”.

    Più informazioni su