La giornata in borsa: venerdì 8 febbraio 2013

Più informazioni su


     

    Dopo un inizio di anno scoppiettante, continua anche questa settimana la fase di correzione del mercato azionario e, nonostante la chiusura di venerdì a + 1,40% (16630 punti), l’indice Ftsemib perde su base settimanale quasi 4 punti percentuali ed azzera quasi del tutto il rialzo accumulato dal 1 gennaio.

    L’attuale fase di storno è probabile che duri fino alla scadenza elettorale (visto il sempre maggiore stato di incertezza sul suo esito) e ciò dovrebbe consentire  all’indice Ftsemib di chiudere quel fastidioso gap presente a 16159 punti; ricordo che i gap altro non sono che buchi nei grafici e che il mercato (specialmente sul grafico degli indici di borsa) tende sempre alla loro chiusura.

    In questa fase eviterei assolutamente di anticipare l’andamento del mercato ma mi limiterei ad assecondarlo impostando veloci operazioni rialziste solo su quei titoli che dimostrano di avere una forza relativa superiore a quella dell’indice ed impostando veloci operazioni ribassiste sulla rottura dei minimi relativi fatti segnare in questi giorni  dall’indice Ftsemib  (16378) e dai singoli titoli che lo compongono.

    A costo di incappare in qualche falso segnale è prudente proteggere il capitale investito mediante l’applicazione di stop loss (ossia inserendo degli ordini di acquisto o vendita che vengono inviati automaticamente dal vostro intermediario al raggiungimento di predeterminati livelli di prezzo in modo da chiudere la vostra posizione in titoli senza far aumentare le eventuali perdite oltre un certo livello).

    Nonostante il recente ridimensionamento, il trend rialzista degli indici europei non è ancora in discussione ed io resto dell’idea (ma in borsa bisogna essere pronti a cambiarle spesso) che tale correzione rappresenterà una buona occasione per entrare sul mercato azionario; l’indice ftsemib si sta avvicinando alla parte bassa di  due alternativi canali rialzisti (avremo modo nei prossimi giorni di individuarli con più esattezza ma in linea generale l’area in questione è quella dei 16000 punti) e solo una chiusura “confermata” al di sotto di tali livelli sarebbe un segnale preoccupante per gli investitori “rialzisti”.

     

    Alessandro D’Elia  (trader professionista)

    alexdelia@tiscali.it

     

    ALL’ATTENZIONE DEI LETTORI :

    Il sottoscritto dichiara che la presente rubrica ha uno scopo meramente informativo e non intende rappresentare in alcun modo una sollecitazione al pubblico risparmio.

    Più informazioni su