Inno alla speranza del cantautore catanzarese FAB (VIDEO)

Maturità artistica dell'artista catanzarese Fabrizio Squillace in arte FAB con il suo singolo 'The same floor'


Un incontro casuale tra due anime che si ritrovano a distanza di secoli e stentano a riconoscersi. Un’alchimia potente, un legame indissolubile che ritrova la sua energia e si accende come fuoco nel buio della notte. Nasce così “The same floor”, il nuovo singolo dell’artista catanzarese FAB estratto dall’album “Maps for moon lovers”.

Fabrizio Squillace predilige sonorità rock venate da sfumature cantautoriali, scegliendo di scrivere e cantare in inglese, e nel nuovo lavoro conferma di aver raggiunto la propria maturità artistica. Il suo disco, pubblicato da Altri Ritmi Records, registrato e missato ai Relic Sound Studios di Catanzaro e masterizzato agli Abbey Road Studios di Londra, dà forma a pensieri intimi e introspettivi incastrandoli in melodie per niente banali.

Dietro il suono lisergico di 8 inediti si canta la vita, l’amore, l’alchimia dell’esistere. Un percorso frutto di un lungo lavoro di sperimentazione, alla ricerca di suoni elettronici creati con il MicroKorg e l’utilizzo del piano Rhodes e di una viola carica di elettricità.

FAB il catanzarese Fabrizio Squillace e il singolo The same floor tra sonorità morbide e rarefatte

Caratteristiche che ritroviamo anche nel singolo “The same floor” permeato da sonorità morbide e rarefatte: “Esistono due diverse prospettive temporali per riconoscere sé stessi – racconta Fabrizio Squillace in merito alla canzone – Una è quella canonica, cui siamo abituati, quella del tempo che scorre dettato dalle lancette di un orologio, un luogo in cui ci si perde e non ci si incontra più. L’altra, invece, racconta di un luogo diverso, in cui il tempo assume un valore differente e ritrovarsi diventa terribilmente semplice”.

Il video è stato girato da Andrea Sabato sull’ Etna innevato, in una gelida alba, tra tanti turisti curiosi. “Una sorta di follia, considerate le condizioni estreme – continua FAB – ma si percepiva un’energia strana, tremendamente positiva, come se attraversando l’estremo ci fosse una sorta di rinascita”. Un inno alla condivisione e alla speranza quello cantato da Fabrizio Squillace che, insieme ai compagni di viaggio Tommy Donato, Bernardo Procopio e Giovanni Calio’, sarà in concerto venerdì a Roma e continuerà a presentare dal vivo in giro per l’Italia il suo lavoro con l’obiettivo più ambizioso di conquistare anche l’attenzione internazionale.

Domenico Iozzo