Non solo Bridge al circolo di Catanzaro, anche teatro e divertimento foto

I soci si mettono in gioco recitando una commedia scritta e diretta da Marcella Crudo

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    Il circolo del “Bridge Catanzaro” con l’intento di divertirsi e divertire ha inteso mettere in scena la commedia in due atti di Marcella Crudo: “A Madonna ‘nci ficia a grazzia”  Attori protagonisti gli stessi bridgisti che, per una sera, sul palco del Teatro Giangurgolo del proprio Circolo di via Madonna dei Cieli, hanno dimenticato le regole ferree ed il fascino irresistibile del bridge, per vestire i panni di provetti artisti. Insomma “non solo Bridge”.

    La vicenda si svolge nella Catanzaro degli anni ’50. Concetta è la moglie casalinga di Vitaliano, marito poco attento alle esigenze della donna che sgobba in continuazione.  Non contenta della sua vita e di come il marito la tratti, Concetta chiede sempre alla Madonna  la grazia di potersi liberare di lui anche perché sa che lui la tradisce con una collega d’ufficio.

    Tra gag e battute che provocano le risate degli spettatori la vicenda continua con la passione che Pedro, inquilino spagnolo della coppia, ha per Concetta che non cede alle sue avances un po’ per pudore, un po’ per paura del marito. Il duetto tra Concetta e Pedro è ricco di atteggiamenti e battute che suscitano ilarità.

    Vitaliano muore all’improvviso e Concetta si sente finalmente libera, ma mentre accarezza l’idea di trasferirsi a Madrid con Pedro, Vitaliano, che aveva subito un morte apparente,  si mostra ai due  e li spaventa a tal punto da farli morire entrambi. A questo punto Vitaliano si chiede a chi la Madonna abbia fatto la grazia.

    Insomma risate in quantità sul palco e in platea a dimostrare che l’esperimento è perfettamente riuscito.

    Senza però non sottolineare, come alla fine ha fatto la regista Marcella Crudo, che la commedia ha un fine ben preciso, come dicevano i Latini, quello di   “ridendo castiga mores”. I due atti vogliono suscitare nel pubblico il “sentimento del contrario”, il passaggio dal riso alla riflessione catartica sulla condizione della donna negli anni 1950; condizione che non è ancora cambiata nel 2019, basti pensare quante donne sono ancora oggi succubi  di uomini senza scrupoli e oggetto di maltrattamenti in famiglia.

    Concetta è una donna profondamente onesta, che subisce la tirannia di una vita di fatica, di un marito egoista la cui definizione giusta è :“ spassu ‘e ruga e trivulu ‘e casa”. Lei  non approfitta delle circostanze, potrebbe lasciarsi andare con Pedro, ma la sua moralità glielo impedisce. Si affida al destino che le fa immaginare di essere libera solo per alcuni momenti in cui sogna una vita diversa, mai avuta. La sorte la pone nella stessa condizione dei “vinti” dei Malavoglia, Concetta è vinta dalla vita, vinta dal marito e  vinta anche dal destino, perché quando alza la testa e immagina di essere libera, la fortuna premia il più forte, colui che grida di più, che inganna e tradisce, come succede  ancora oggi, purtroppo!

    Personaggi e interpreti, soci del Bridge club Il Dottore –Luigi Noto Il Notaio- Elio Viapiana I Becchini-  Vincenzo Sestito- Sergio Vignola

    L’amante Deborah- Natascia Caruso Le vicine Maria e Assunta- Donatella Bosco- Adriana Morisciano I fidanzati Titina e Pasqualino- Sara Tripodi- Roberto Mellea La comare Angiolina- Carla Rotundo L’artista Pedro Escopar- Michele Amato Il marito Taliano Mancuso- Gaetano Greco La moglie Concetta Mancuso- Maria Grazia Scavelli Scene e musiche- Roberto Mellea Accensione luci- Guglielmo Botti

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