Domani al Politeama “Regalo di Natale” dal film di Pupi Avati

Sarà un altro appuntamento da non perdere con la grande prosa della stagione del Politeama

Un classico del cinema di Pupi Avati sarà in scena domani, mercoledì 12 febbraio, al Politeama in un adattamento teatrale che ha riscosso grande successo. “Regalo di Natale” vedrà protagonista un gruppo straordinario d’attori, diretto da Marcello Cotugno e composto da Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase.

Originariamente ambientata negli anni ’80, la pellicola è tra i più bei film di Pupi Avati, lucido, amaro e avvincente. La storia nella versione teatrale è stata trasposta ai giorni nostri, in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull’Europa, segnando profondamente la società italiana. La celebre notte di poker tra quattro amici racconta il trionfo del singolo sul collettivo, la metafora del successo di uno conquistato a spese di tutti, il simbolo di una teatralità doppia e meschina, amara una riflessione su come stiamo diventando o su come forse siamo già diventati.

Uno spettacolo sull’amicizia tradita – afferma il regista Marcello Cotugno – la mia stessa frequentazione del microcosmo del poker mi pone in una posizione di attento osservatore delle dinamiche che si sviluppano al tavolo da gioco, che rimandano, da un lato, alla sfida eterna per il potere, dall’altro, a una ancora più radicale sfida contro se stessi e la morte”. In “Regalo di Natale” ciascuno dei protagonisti svela una parte di sé che inizialmente rimane sconosciuta.

“La pièce comincia come una sorta di Grande freddo – continua Cotugno – i quattro amici si ritrovano e giocano in maniera goliardica, si prendono in giro e l’atmosfera è apparentemente brillante. Improvvisamente però, con l’arrivo delle rivincite, dei soldi e della ricerca della soddisfazione personale, le relazioni cambiano. Dietro il velo dell’ipocrisia, da questa partita giocata contro il destino emergeranno molte verità nascoste”.

Sarà un altro appuntamento da non perdere con la grande prosa della stagione del Politeama.