Daniela Faccio: “Riprendere a fare concerti, pur con le restrizioni dovute dall’emergenza sanitaria”

Pure gli artisti lo avvertono: nonostante il pubblico sia poco numeroso, un minimo di contatto è necessario, per l’empatia che si crea, e anche per l’applauso finale, diciamolo

Riprendere a fare concerti, pur con le restrizioni dovute dall’emergenza sanitaria, per rispondere all’esigenza del pubblico e degli stessi artisti di un confronto diretto, imparagonabile con qualsiasi esibizione in streaming o digitale, perché «sentirla dal vivo, per chi ama la musica, è tutta un’altra cosa». Non ha dubbi Daniela Faccio, presidente degli Amici della musica di Catanzaro che questa sera presenterà a Palazzo de Nobili il secondo dei concerti previsti dopo il lungo periodo di inattività forzata, quello con l’arpista Elena Gorna.

«Ci costa una fatica enorme – ammette Faccio -, ma ho voluto fare lo stesso questa stagione, con forza». Fedele all’affermazione di Nietzsche “Senza musica la vita sarebbe un errore” – che pure ha inserito nella brochure del programma annuale dell’associazione, lo scorso gennaio -, il presidente lotta a nome di chi rappresenta affinché si faccia quella dal vivo: «E’ tutta un’altra cosa. Mi sono accorta che è così anche per i miei soci. Pure gli artisti lo avvertono: nonostante il pubblico sia poco numeroso, un minimo di contatto è necessario, per l’empatia che si crea, e anche per l’applauso finale, diciamolo. Sono queste cose che mi hanno dato la spinta a proseguire». A dispetto di chi le sconsigliava di avventurarsi nei meandri delle disposizioni anti-Covid.

«L’enorme difficoltà, per noi – spiega -, è che l’unica sala a nostra disposizione è quella del Comune», che finora si era rivelata ideale per i concerti dell’associazione, raccolta il giusto, ma adesso è diventata troppo piccola, con una capienza massima autorizzata di 35 persone, compresi artisti e staff. «No, non è facile anticipare ai musicisti che troveranno un pubblico così ridotto, così come spiegare agli associati di doversi prenotare perché sono molti di più rispetto ai posti disponibili», ammette. Eppure «sono soddisfatta, siamo riusciti a iniziare di nuovo – afferma Faccio -. E’ un’emozione indescrivibile poter sentire di nuovo musica dal vivo».

I due concerti settembrini, con il duo Dubois due settimane fa, e oggi con la Gorna, sono due “recuperi” di concerti programmati per lo scorso maggio. Dal 9 ottobre con il quartetto Mirus in poi, il programma, salvo novità – dita incrociate per tutti e non solo per la musica -, dovrebbe seguire quello inizialmente previsto fino a dicembre. Purtroppo sono stati annullati appuntamenti importanti che difficilmente potranno essere recuperati come quello «con il flautista Philipp Jundt insieme a Rosangela Longo, “Uno Stradivari al Cinema” con la Camerata Ducale e il grandissimo violinista Guido Rimonda, ed ancora il concerto di David Schroeder e Antonio Figura. Quello del chitarrista Luigi Attademo speriamo di riuscire a farlo a novembre, ma ancora non è detto».

In conclusione, il primo passo è fatto: le difficoltà sono tante, è vero, ma «gli ostacoli vengono ripagati dalla presenza, e dal credere che dobbiamo ricominciare a vivere normalmente».