Money Gate, dalle carte spunta la tentata combine di Catanzaro-Avellino del 2013 (CON VIDEO)

Cosentino accusato anche del reato di frode sportiva in relazione al match dell'ultima giornata di quella stagione che terminò 0-1.   MONEY GATE

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    Se è vero che il Catanzaro Calcio non è direttamente coinvolto nell’inchiesta Money Gate la società calabrese , viene comunque “tirata in ballo” nell’indagine della Procura di Palmi poiché Cosentino, in qualità di presidente, è accusato anche del reato di frode sportiva in relazione ad una partita di calcio del campionato della “Lega Pro”, prima divisione, girone B, disputata nella stagione 2012-2013. Accusati anche di questo reato Armando Ortoli, direttore sportivo, Andrea Russotto, calciatore del Catanzaro, Walter Taccone e Vincenzo De Vito, rispettivamente, all’epoca dei fatti, presidente e direttore sportivo della società calcistica dell’ Avellino. Questi ultimi quattro soggetti sono indagati a piede libero. Stando alle carte dell’inchiesta tutti avrebbero concordato il risultato della partita, svoltasi il cinque maggio del 2013, in un pareggio. Ciò avrebbe permesso al Catanzaro di non andare ai play out per la retrocessione e all’Avellino di raggiungere la promozione alla serie superiore. I campani però, all’ultimo minuto, non hanno “rispettato” gli accordi poiché il Perugia, avendo vinto, metteva a serio rischio la loro promozione ed è per questo che la compagine calabrese è uscita sconfitta dall’incontro nonostante il calciatore Russotto avesse “deliberatamente- sostengono i magistrati- fallito due chiare occasioni per segnare il gol del vantaggio”.

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