Giro di boa del Festival d’Autunno, risposte positive pensando al futuro (CON VIDEO)

Sino a novembre gli altri appuntamenti di questa edizione della rassegna curata da Antonietta Santacroce (Capossela il 17 novembre) ma l'obiettivo è già puntato sulle prossime

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    Il Festival d’autunno è pronto ad affrontare la sua seconda parte dell’edizione 2017. Dopo l’insolito anticipo estivo, la rassegna guidata da Antonietta Santacroce, si appresta infatti a “ritornare” nel centro storico, qualora se ne fosse mai allontanata.

    Dal San Giovanni al Politeama  La scelta di una programmazione tra luglio e agosto con tutti eventi unici in Calabria oltre che per tutti i palati – ben riassunta dal trailer di Alpha video produzioni, presentato a inizio incontro – era infatti stata dettata dalla volontà di rivitalizzare la zona alta della città anche nella bella stagione. Proprio per questo il direttore artistico del Festival aveva pensato di utilizzare uno degli spazi più belli del centro storico, la terrazza del complesso monumentale San Giovanni, ma l’assenza di scale di emergenza, necessarie per le autorizzazioni, ne ha proibito lo svolgimento lì. Così il Festival d’autunno ha dovuto virare per il Teatro Politeama – con aria condizionata e postazioni pensate anche per le esigenze del pubblico più danzereccio -, sempre nel centro storico, ma con un appeal sicuramente differente, che ha un pochetto penalizzato l’idea di partenza.

    La risposta degli operatori Eppure come in autunno, anche nelle settimane dei concerti estivi, il Festival è riuscito a coinvolgere gli operatori cittadini, che hanno partecipato alle attività con degustazioni pensate ad hoc, o con menu ideati in base agli spettacoli, se non proprio presentando ai loro clienti pietanze, aperitivi o quant’altro “del Festival”, centrando di fatto l’obiettivo principale, vale a dire coniugare cultura ed economia. Che la prima porti anche la seconda, lo pensano in egual misura dalle parti della Camera di Commercio che pure per quest’anno ha voluto supportare il Festival e il suo entusiasmo contagioso, «E’ un evento che si dimostra sempre più importante, con un’ottima sinergia con il territorio», ha detto Stefania Celestino, in rappresentanza dell’Ente.

    “Il festival appartiene alla città” E lo pensa anche il vice sindaco di Catanzaro, nonché assessore alla Cultura, Ivan Cardamone, intervenuto nel corso dell’incontro: «Il Festival appartiene alla città – ha detto.  Quando c’è voglia di fare le cose bene, la città c’è.  Abbiamo sempre parlato della necessità di valorizzare il centro storico, abbiamo investito nella zona Sud, ma adesso ci concentreremo qua». «La nostra mission – ha proseguito – è far sì che Catanzaro abbia una nomea positiva, bisogna andare oltre il populismo, serve una opposizione costruttiva. Non ci rendiamo conto, vivendola, delle potenzialità della città: ben vengano le iniziative che promuovono i luoghi e ciò che di bello c’è a Catanzaro».   Insomma, le potenzialità perché i prossimo anno il progetto sia al top – anche in quanto a San Giovanni – ci sono tutte, così come la volontà espressa.

    I prossimi appuntamenti Adesso però bisogna pensare ai prossimi appuntamenti: ci sarà più convegnistica ma non mancheranno i concerti. Sempre nell’ottica della valorizzazione delle bellezze cittadine, nelle prossime settimane, a partire da venerdì 15 settembre fino all’11 novembre, ci saranno incontri a cavallo tra storia e biografia con Alfred Lenarciak, Oreste Sergi Pirrò, Armin Wolf, Alessandro Russo. Per quanto riguarda la musica, il 6 ottobre ci sarà spazio per il tango con il duo formato da Javier Girotto e Gianni Iorio; il 14 ottobre è previsto il giorno dei cori, una manifestazione itinerante dalla Chiesa di San Giovanni, per quella di San Nicola, del Monte dei Morti e del Ss. Rosario, tra gospel, musica sacra e grandi classici. Chiuderà, un graditissimo ritorno, il concerto di Vinicio Capossela, il 17 novembre al Teatro Politeama.

    Progetti a più lungo termine Non finisce qua, perché si pensa pure alle edizioni che verranno: «Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti», ha detto il direttore Santacroce, «con testate accreditate anche dall’estero, dal Lussemburgo per esempio», ha confermato l’addetto stampa, Davide Lamanna. «Nell’ultima graduatoria dei finanziamenti triennali regionali per i grandi eventi – ha concluso Santacroce -, il Festival si è posizionato al quinto posto. Adesso possiamo ragionare a più lungo termine, con un programma definito nel migliore dei modi, tale da permetterci di prendere parte in maniera attiva al progetto Italia Festival, alle sue fiere, portando anche fuori l’immagine di Catanzaro e della Calabria, pensando a un turismo culturale che possa arrivare fino a dicembre».

    Carmen Loiacono

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