Campana, nascondino, calcio, bici … nel capoluogo giocare per strada non si può più

Le proteste dei residenti di alcuni quartieri inducono il sindaco a firmare un’ordinanza che vieta attività ludico sportive all’aperto L'ORDINANZA DELLA DISCORDIA LA NOTA DEL COMUNE 

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    Qualche anno fa fu il sexy shop automatico a creare il disappunto dei residenti di via Mario Greco, che indignati raccolsero le firme fino a convincere il sindaco a firmare un’ordinanza rispetto alle attività che potevano essere aperte in centro.

    Quali attività? Oggi sono le attività ludico sportive, senza che sia specificato quali, a creare fastidio soprattutto ai residenti dei quartieri Santa Maria e Lido, al punto che si è reso necessaria un’altra ordinanza  che vieta in sostanza di giocare, perchè di questo si tratta, per strada e quindi pone un limite alla libertà dei più giovani che ogni tanto magari improvvisano (vivaddio) qualche giocata a pallone per strada, o qualche corsa in bicicletta, o laddove ci sono i canestri qualche tiro libero.

    Sui social ironia ed amarezza I commenti , ironici, caustici e sarcastici sui social si sprecano. I divieti non piacciono mai a nessuno , quando poi sembrano forzati e incomprensibili allora si stenta a capire. Ciò che fa più specie è pensare che l’ordinanza sia stata sollecitata probabilmente da adulti che avranno avuto un’infanzia davvero triste. Che non sanno cosa significa sfidarsi a campana, a nascondino. Urlare in maniera concitata quando ci si scambia le figurine. E degli anziani che ogni tanto giocano a carte cosa ne sarà?

    Il silenzio notturno In realtà i residenti di Lido chiedevano un altro tipo di silenzio. Soprattutto di notte. Ma nessuno ha ancora provveduto a fare loro risposte. Ma questa è un’altra storia. E mentre proliferano le sale giochi e i centri scommesse, che forse non deturpano il patrimonio della città (e anche qui ci sarebbe molto da dire su tutte le ruspe passate in questa città fino a distruggerla), ma di certo rovinano le famiglie e deviano i ragazzi, piuttosto che agevolare la socializzazione attraverso il gioco lontano dai social, ci si lamenta per il chiasso di chi pratica attività ludico sportive, al punto da suggerire al sindaco di firmare un’ordinanza . Ma certo, la polvere meglio nasconderla sotto il tappeto piuttosto che rimboccarsi le maniche e pulirla. (foto tratta dal web)

    g.z.

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