Titolare Atmosfera: ‘Vergogna, 98% dei veglioni sono stati abusivi’

Le autorità competenti addette a dover vigilare sulla regolarità dei locali da ballo e controllare che tutti siano a norma sono praticamente assenti o meglio “sordi”.

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    “Si parla tanto di sicurezza nel mondo del divertimento, di tutela del pubblico e,soprattutto dei giovani che frequentano i locali da ballo, ma in sostanza nessuno mette in atto le leggi”. Inizia cosi il comunicato o meglio la denuncia ricca di rabbia di Rodolfo Rotundo socio – titolare del noto locale di Roccelletta di Borgia Atmosfera discoteca. “ Personalmente – prosegue Rotundo – mi dico soddisfatto che il mio locale dopo 25 anni ininterrotti di attività ha effettuato nuovamente il collaudo con le nuove normative, ma guardandomi intorno lo sdegno è tanto. Le autorità competenti addette a dover vigilare sulla regolarità dei locali da ballo e controllare che tutti siano a norma sono praticamente assenti o meglio “sordi”. Abusivismo e mancanza di sicurezza sono un grido non solo nel capoluogo ma nell’intera provincia. La mia denuncia attraverso i media è volutamente fatta dopo i festeggiamenti di fine anno che si sono svolti ovunque, proprio per dimostrare, con tanto di prove, quanto accaduto nel locali adibiti a discoteche la notte del 31 dicembre.

    Vergogna perché il 98 per cento dei veglioni sono stati abusivi, ristoranti, pub, tende e hotel si sono trasformati in discoteche senza nessuna tutela per il pubblico e dove nessuna autorità ha effettuato controlli e ha impedito tale vergogna. Sale senza uscite di sicurezza, nessuna tutela antincendio, “funghi” riscaldanti da esterno posizionati in piste da ballo e, ancora, bombole di gas parcheggiate nelle sale”. Rotundo fa l’esempio di Soverato dove, a suo avviso, è stato  organizzato un veglione in “una struttura raccapricciante”  e di Catanzaro “dove nonostante richieste di vigilanza su alcuni locali ritenuti non a norma, il Comune e il settore competente ha quasi “congelato” al dopo feste la richiesta di chi sopra di lui diffidava alcuni noti locali. E, ancora, locali con autorizzazioni fino 200 persone che hanno festeggiato con mille clienti indisturbati. Il mio urlo – conclude – non è solo nel rispetto di chi lavora con regolari licenze, con personale iscritto nei dovuti elenchi e con le normative applicate, ma nel rispetto di chi ama il mondo della notte e deve potersi divertire in sicurezza e senza rischi”.

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