Il ‘sì’ di Antonio e Salvatore ieri a Lamezia Terme foto

L’unione è stata celebrata da Alessia Bausone, paladina dei diritti civili, nella veste di ufficiale dello stato civile, che ha aperto la cerimonia dicendo: “Oggi siamo qui per condividere insieme la gioia di un giorno speciale per Antonio e per Salvatore, con Antonio e con Salvatore. Stiamo respirando tutti l’odore dell’amore

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    Giulia Zampina

    Si è tenuta ieri mattina nella sala del Comune di Lamezia Terme la cerimonia dell’unione civile tra il segretario di Arcigay Fenice Catanzaro Antonio Migliazza e il compagno Salvatore Moscato, entrambi noti sul territorio per il loro impegno civile a favore dei diritti lgbt. L’unione è stata celebrata da Alessia Bausone, paladina dei diritti civili, nella veste di ufficiale dello stato civile, che ha aperto la cerimonia dicendo: “Oggi siamo qui per condividere insieme la gioia di un giorno speciale per Antonio e per Salvatore, con Antonio e con Salvatore. Stiamo respirando tutti l’odore dell’amore, nella sua squisita semplicità. Un amore che diventa unione nella sua disarmante e bellissima normalità.

    Siete il più bell’esempio di cosa significhi legarsi per la vita” e continuando ricordando la forte presenza degli sposi nelle importanti battaglie per i diritti: “Siete un simbolo di rivendicazione sociale e di cambiamento culturale per una Calabria inclusiva, aperta, migliore, libera”. Presente con il cuore la senatrice Monica Cirinnà, relatrice al Senato della legge sulle unioni civili, che ci ha tenuto a mandare un messaggio letto da Maria Luisa Mamone, tesoriera di Arcigay e migliore amica degli sposi: “Cari Antonio e Salvatore, deve essere motivo di gioia sapere che con la celebrazione di questa unione civile nasce una nuova famiglia, uguale a tutte le altre, grazie ad una legge che riconosce pari dignità, e pari diritti e doveri, a tutte le coppie che si amano. La politica può essere positiva e costruttiva quando incide sull’esistenza delle persone, riconoscendo loro quei diritti prima taciuti o negati, che hanno portato nella vita di tanti, troppi , dolore e discriminazione. La strada da fare insieme sarà ancora lunga; saremo tutti più felici e vivremo in un paese più giusto quando arriveremo al matrimonio per tutti, e quindi anche io, come voi prendo oggi un impegno: ancora lotteremo tutti insieme fino al raggiungimento della piena eguaglianza”. Subito dopo un bellissimo e toccante scambio di promesse e lo scambio delle fedi, Antonio e Salvatore, davanti alle testimoni Marika Abbruzzo e Rita Ciaccio, sono stati dichiarati uniti civilmente tra le mille lacrime di commozione di amici e parenti. Nel pomeriggio la cerimonia, stavolta in chiave simbolica, è stata replicata a Casino Lenza nella gioia festosa di oltre cento invitati. 

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