Omicidio Gentile, 16 anni a Sia che per la prima volta era in aula

Udienza davanti al corte d'assise d'appello di Catanzaro. Esclusa l'aggravante dei futili motivi

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    (Ultimo aggiornamento 16.46)

    Sedici anni. E’ questo che la Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha deciso in ordine alla pena da infliggere a Nicholas Sia, condannato per l’omicidio del coetaneo Marco Gentile (nella foto). Una pena rideterminata (in confronto ai 17 anni di primo grado. alla luce di una nuova valutazione dei giudici che hanno escluso i futili motivi Durante l’appello era stata disposta una nuova perizia psichiatrica che ha confermato la capacità di intendere e volere dell’imputato.

    “Arrestato 24 ore dopo il delitto avvenuto il 24 ottobre 2015 – come riporta l’Ansa- Sia, difeso dall’avvocato Giancarlo Pittelli, è accusato di avere colpito 12 volte Gentile con un coltello a serramanico dalla lama di 8 centimetri. Secondo la ricostruzione, Sia avrebbe ucciso Gentile a causa di un debito per droga. Gentile avrebbe ceduto a Sia una dose di marijuana che l’imputato non aveva pagato venendo così sbeffeggiato in pubblico. Confermato il risarcimento ai familiari della vittima rappresentati dagli avvocati Antonio Ludovico, Arturo Bova, Antonio Lomonaco e Alessio Spadafora.

    In aula oggi per la prima volta presente anche il giovane imputato.

    Giulia Zampina

     

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