L’Erasmus: da rivoluzionaria intuizione a realtà irrinunciabile

L’Associazione ESN Catanzaro incontra gli studenti dell’UMG

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    L’Associazione Erasmus Student Network di Catanzaro, in occasione dell’iniziativa “Discovering Erasmus” presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha incontrato gli studenti e creato un momento di discussione, confronto e informazione su tematiche tanto delicate quanto importanti quali i progetti di mobilità estera e i vari programmi Erasmus che l’Università ogni anno mette a disposizione per la popolazione studentesca e non solo.
    All’incontro erano presenti: il Prof. Britti, Presidente del Consiglio della Scuola di Farmacia e Nutraceutica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, il Prof. Stefano Alcaro, ordinario di Chimica Farmaceutica e referente Erasmus presso la Facoltà di Farmacia, il Prof. Gnasso, ordinario di Scienze Tecniche Mediche Applicate presso la facoltà di Medicina dell’UMG, Giulia Panzarella, Presidente di ESN Catanzaro, Ettore Lavorato, socio fondatore e garante dell’Associazione, Alessia Mauro, ex Presidente dell’Associazione, tutti i componenti dell’attuale board e soci attivi: Erika Cavigliano, Adriana Costa, Alessandra Pugliese, Antonio Tomaselli, Maria Pisano, Mariangela Evolo, Aldo Riccio e Angelo Frasca,  i rappresentanti degli studenti dell’area giuridica, area medica e farmaceutica: Zaninni Caroleo, Fedele Graziani, Angela Bianco e Stefano Gualtieri, Claudio Peluso, Gianmarco Gualtieri, Simona Gentile, Antonio Silletta, Mery Caputo e Vincenzo Bosco.

    L’Erasmus (European Region Action Scheme for the Mobility of University Students) nasce nel ’69 da un’intuizione geniale di una italiana, Sofia Corradi, soprannominata poi “Mamma Erasmus”, ma che prese forma solo successivamente nel 1987 grazie ad una collaborazione attiva tra AEGEE e Commissione Europea. Questo programma di mobilità permette l’interscambio degli studenti fra le Università di tutta Europa e ad oggi risulta essere uno dei progetti che più hanno influito sul processo di integrazione europea.
    “Non si tratta soltanto di un’occasione di alta formazione scolastica, ma di un’esperienza di vita straordinaria” afferma il Prof. Britti.  “L’Erasmus “ – continua – “dà a ogni studente universitario europeo la possibilità di conoscere un Paese, una cultura e una tradizione diverse dalla propria. E noi come Scuola di Farmacia e Nutraceutica teniamo a confermare la nostra piena disponibilità nel sostenere iniziative volte a promuovere tali programmi di scambio.”

    Ogni anno vengono accolti circa 22000 studenti Erasmus in tutta Italia e le sezioni locali dell’Associazione ESN, che fanno riferimento all’organo centrale ESN Italia, sono una grandissima risorsa ed importante strumento di supporto logistico per gli uffici relazioni internazionali degli Atenei.
    Esse offrono un servizio a 360 gradi agli studenti incoming che va dal supporto burocratico al servizio di accomodation, dal servizio “BuddySistem” per gli studenti in entrata all’ “AskErasmus” per gli studenti in uscita.
    “L’associazione ESN” spiega Giulia Panzarella, “si muove all’insegna del volontariato e crede fermamente che lo scambio culturale e la mobilità studentesca sia solo fonte di arricchimento professionale e umano. In nome del servizio che ogni sezione ESN offre alla popolazione studentesca, ogni Ateneo dovrebbe riservare uno spazio fisso all’Associazione in modo da poter favorire lo sviluppo delle loro azioni.”

    L’Italia è il secondo Paese europeo per presentazione di candidature e uno tra i primi per realizzazione di progetti europei, “ i dati relativi al progetto Erasmus” – sostiene il Prof. Alcaro – “sono sorprendenti a livello nazionale,  ma il nostro Ateneo purtroppo ad oggi registra pochissime domande rispetto alle offerte che l’Università ogni anno mette a disposizione del singolo studente. C’è bisogno di fare tanta informazione, lo studente deve comprendere il potenziale enorme di questo progetto.”
    Dopo trent’anni l’Erasmus ha generato un fenomeno culturale di grande avvicinamento ai comuni valori dell’Unione Europea, il tutto “in varietate concordia”, proprio perché punto di forza di questo programma è il pluralismo e la contaminazione tra le diverse culture.
    L’ Erasmus ha, da sempre, l’ambizione di coltivare virtuosamente questa contaminazione e come ha ricordato Ettore Lavorato durante l’incontro, “dovremmo immaginarlo come una palestra di cittadinanza europea pratica” che da rivoluzionaria intuizione è diventato ormai realtà irrinunciabile.

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