Catanzaro Calcio: al via il ritiro Figliomeni obiettivo di mercato

Sono in tutto quindici gli elementi convocati dal Catanzaro per il ritiro che inizierà ufficialmente domani a Gubbio. Tra questi anche i nuovi acquisti Murano e Posocco – in attesa di essere ufficializzati dal club – i due berretti Ielo e Pellegrino e i confermati Nicoletti e Riggio. Una lista abbastanza ristretta per ora, comprendente anche diversi giocatori considerati in uscita – Infantino, Nordi, Onescu, Van Ransbeeck – che dovrà per forza di cose essere allungata nelle prossime ore attraverso il mercato per permettere al tecnico Auteri di lavorare a pieno regime in vista dell’inizio della stagione. E in quest’ottica si starebbe già agendo. Chiusi i giochi per i due spallini, infatti, – Murano prestito biennale con diritto di riscatto e controriscatto, Possocco a titolo definitivo – le manovre del mercato giallorosso sono proseguite con l’obiettivo di rafforzare il reparto arretrato, al momento guarnito con i soli Pambianchi, Nicoletti e Riggio. Le difficoltà incontrate nella corsa a Polak – per il quale il club continua ad insistere nonostante la volontà del ceco sia quella di rimanere in patria – avrebbero spinto a sondare anche piste alternative; una di queste conduce a Giuseppe Figliomeni, la scorsa stagione a Foggia, al momento svincolato ed in attesa di sistemazione: sette le presenze negli ultimi due anni per il trentunenne reggino, divenuto obiettivo concreto per il diesse Logiudice e probabilmente raggiungibile nelle prossime ore. Accanto al suo nome, sul taccuino, ci sarebbe anche quello di Erik Panizzi, ventiquattrenne della Reggiana con alle spalle un bottino più cospicuo di apparizioni nell’ultimo torneo (trentatré, con un gol). In uscita, sembrava viaggiare spedita la trattativa per il trasferimento di Nordi a Siena ma l’operazione si sarebbe arenata sul finire e la pista sarebbe al momento freddo; certo è che il portiere non rientra più nei piani del club e nei prossimi giorni potrebbero aprirsi nuovi – o chissà anche vecchi – fronti.

Gianfranco Giovene