LA PROPOSTA ‘A Sala? Un Museo delle ferrovie’ foto

L'idea dalle 24 associazioni del Comitato per la stazione di Sala: 'Ecco cosa potrebbe ospitare e dove eventualmente poterlo collocare' 

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     Di Laura Cimino

    Un Museo delle ferrovie nel capoluogo di Regione. Nella stazione di Sala. Potrebbe ospitare le due automotrici a batteria, pezzo ‘storico’ della città a cui si è recentemente scongiurata la destinazione di Paola. E altri mezzi ancora, fino a divenire una sorta di Museo regionale, con il sostegno della Regione Calabria. Che come eventualmente potrebbe intervenire? ‘Fornendo altri pezzi storici al capoluogo e ‘inserendo’ una piccola somma dall’investimento previsto sul Pendolo’. A lanciare la proposta, fornendone i dettagli, è il Comitato per la Stazione di Sala composto da 24 associazioni cittadine in un’idea già affrontata anche con l’Associazione ferrovie in Calabria.

    ‘Il Museo – afferma Claudio Ruga  – potrebbe comprendere in primis le due automotrici, che la ditta Ventura, esecutrice dei lavori per la metropolitana di superificie, intercettata da Roberto Galati di Associazione ferrovie in Calabria, si è già impegnata a restaurare gratuitamente, e che l’assessore regionale Musmanno ha proposto di porre nel piazzale della stazione. Ma in realtà non ci risulta ci potrebbe essere lo spazio sufficiente. Alle due automotrici si potrebbero aggiungere – prosegue l’ingegnere – una littorina, una locomotiva, una vettura passeggeri ed una vettura merci. La littorina di nome “Emmina” si trova nel deposito di Lido. Il treno nel deposito di Via Milano è il 503 Fcl. Una proposta questa – precisano – ovviamente aperta a tante altre possibilità tra il materiale in possesso a Catanzaro e in Calabria, un pezzo di storia importante del nostro passato che sarebbe bello lasciare in eredità culturale. A Cosenza, per fare un esempio di un posto non lontano da qui, è esposto un treno di fronte all’hotel Holiday Inn’. Qualche dettaglio di più dell’idea anche sui costi e sulla possibile collocazione? ‘Riteniamo che se l’idea venisse sposata da una volontà politica – proseguono dalle associazioni – basterebbe una spesa anche di trenta mila euro dai fondi già in programma nel Pendolo. Perché le soluzioni potrebbero essere due, alla vecchia stazione di Sala. U un museo all’aperto, solo coperto da una pensilina, all’interno dell’area ex scalo merci, (destinata al futuro parcheggio dei pullman) per circa 200 metri, oppure un museo al chiuso ripristinando uno dei due capannoni esistenti. Ci paiacerebbe, concludono dalle associazioni, che su questa nostra idea si potesse avere un confronto con il progettista della Metropolitana di superficie Angotti e con l’assessore regionale Musmanno’.

    (a seguire, foto fornite dalle associazioni. Esempio di pensilina, esempio di esposizione in un capannone e come posare il treno)

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