Beach soccer: ‘Final eight non è punto d’approdo’

Soddisfazione in casa Ecosistem dopo la qualificazione. Ai quarti di finale la sfida con la Lazio 

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    Guerrieri temerari, membri di un gruppo affiatato, che è sempre riuscito a mantenere un profilo basso nei momenti “alti” e a saper fronteggiare i venti burrascosi, nelle difficoltà. L’Ecosistem Catanzaro archivia la Terza Tappa del campionato di Serie AON di Beach Soccer e stacca il pass per le Final Eight che si disputeranno dal 10 al 12 agosto a Catania. Alla base del progetto portato avanti – si legge in una nota stampa – con un lavoro ardimentoso dalla famiglia Procopio, la levatura morale dei ragazzi, dai senatori, al capitano, fino alle “nuove leve”. Il torneo ha scandito l’ultima delle tre tappe previste (dopo Cagliari e San Benedetto, passando per Viareggio in Coppa Italia): a fare da cornice, la sabbia del “Fratelli Beretta Beach Arena” di Giugliano di Napoli, sulla quale i giallorossi hanno debuttato con una sconfitta, venerdì: una sconfitta, ma non una disfatta, poiché le Aquile sono riuscite a tenere testa egregiamente al titanico Catania del catanzarese Zurlo, che ha avuto la meglio solo nei minuti finali, fissando il risultato sul 5 a 8. Rabberciato dalle defezioni (appena nove elementi disponibili, incluso capitan Staffa che ha stretto i denti dopo l’infortunio rimediato in Coppa) l’immediato riscatto l’indomani, quando Percia Montani e soci (capocannoniere della squadra, con sedici reti) hanno asfaltato l’Atletico Licata con un netto 11 a 3 che ha comprovato il divario tra le due compagini. Per ottenere la qualificazione, dunque, non poteva esserci occasione migliore che farlo vincendo un derby! Al termine di una sfida all’altezza delle aspettative (con un sostanziale equilibrio interrotto nel terzo tempo), l’Ecosistem ha piegato il Lamezia BS per 8 a 5: tradotto in numeri, 18 punti raggranellati, che significano terzo posto nel girone B. Oltre a Catania (padrone di casa alle finali) e Terracina già qualificate – i due club non hanno mai fallito il passaggio del turno, in quindici edizioni – insieme al Catanzaro passa anche il Palazzolo, quarto classificato. Obiettivo centrato per l’Ecosistem, ma ciò non rappresenta un punto d’approdo, ma un trampolino di lancio, in linea con le ambizioni di una proprietà solida, nelle figure del presidente Giuseppe Procopio, del direttore Pino Procopio e di Rocco Aversa, patron di “Ecosistem”, determinati fin dallo scorso settembre, a dare vita ad una creatura che potesse quantomeno tagliare il traguardo delle Final Eight. Incassati i complimenti dal presidente LND (vicepresidente vicario della FIGC) Cosimo Sibilla, non vi sarà tempo di bearsi oltremodo, perché già nei prossimi giorni ci si ritufferà a capofitto nel lavoro, agli ordini di mister Tonino Aloi e del preparatore Domenico Garcea, per pianificare la tabella di marcia verso la Sicilia: ai Quarti di Finale, l’Ecosistem incontrerà la Lazio e occorrerà continuare a battagliare, come fatto fino ad oggi. “Ho l’onore di disporre di un gruppo di ragazzi splendidi – osserva il ds Procopio-. Il segreto? La coesione e lo spirito di sacrificio. Abbiamo una squadra operaia, che lotta”. Il successo del team di Aloi, non stupisce nessuno: l’Ecosistem approda alle finali di Catania, da “grande”, tra le grandi.

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