Sersale, direttivo PD si dimette in blocco

Con una lettera indirizzata al segretario nazionale Maurizio Martina

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    Dopo le dimissioni della settimana scorsa annunciate dall’ormai ex vicesegretario del PD di Sersale Carmine Borelli, ora il direttivo dell’unico circolo PD della cittadina si è dimesso irrevocabilmente in blocco con una lettera indirizzata al segretario nazionale Maurizio Martina “non condividendo la linea delle gerarchie superiori del Partito” e decidendo di continuare la propria attività politica locale sotto le insegne del movimento civico “Rinnov@ndo Sersale”. A darne notizia è Alessia Bausone, componente Pd Catanzaro. Nella lettera, resa pubblica via social, si legge che “Tale irrevocabile determinazione è dovuta, alla presa di coscienza che i vertici provinciali insediatisi meno di un anno fa, rimangono distanti o meglio assenti dalla base, non contribuendo a sanare quella situazione di sfiducia che negli anni è maturata nei riguardi degli organismi gerarchicamente superiori, stante l’atteggiamento ostile degli stessi, nei riguardi del Circolo PD di Sersale. Dopo aver ripercorso puntualmente vari episodi indice della “solitudine” sentita dal PD sersalese, si chiarisce: “Nonostante questi atteggiamenti che ricordano il cosiddetto “fuoco amico”, abbiamo caparbiamente continuato a tenere aperta una sezione con un simbolo del PD attaccato sulla porta, con la speranza che un ricambio ai vertici regionali e provinciali del Partito, mutasse i rapporti con la base di Sersale. Questa speranza è rimasta delusa, in quanto, a nostro avviso al momento non vi è nessuna attenzione per chi, nei territori si ostina a mantenere il contatto con la gente e con gli elettori. Rimaniamo in attesa che questo PD non più in linea con il sentire comune della base che da anni lo sostiene, venga sradicato e ripiantato con semi nuovi, possibilmente migliori. Via Facebook l’ex segretario di Circolo Enzo Falbo sottolinea ulteriormente le motivazioni di quello che chiama “divorzio fra due coniugi, allorquando si prende atto della cosiddetta “incompatibilità di carattere”…”La mia sensazione, genitrice delle mie dimissioni da Segretario del circolo PD di Sersale, sono quelle di un partito che si ostina a non voler comprendere la necessità di ripartire dalla sua base e dall’ascolto dei disagi piccoli della piccola gente, in poche parole, rimettersi a fare il partito di sinistra. Ho la sensazione di vecchi politici alla guida, ad ogni livello gerarchico, vecchi mentalmente, negli atteggiamenti, nelle strategie, siedono ai loro caminetti, attenti solo a mantenere il loro status quo, seduti e con le spalle rigorosamente rivolte alla loro base. Perseverano (a mio avviso) con le loro tattiche stantie, rancorosi e livorosi verso chiunque alza il dito per chiedere la parola e proferire qualche parola di dissenso. Assenti con chi pretende presenza. Attenti a frustrare ogni timida speranza di cambiamento annidata nel cuore di qualche tesserato. Cinici, nel proseguire l’opera di “rottamazione” verso loro stessi ed il loro modo di gestire un partito. Ad ogni cambio di vertice, ti illudi, ad ogni cambio di vertice rimani deluso, tutti uomini allineati, tutti impegnati a scavare il solco fra loro e la gente, troppo pieni di sè per accorgersi che il solco ormai è divenuto un baratro. A questo partito ormai senza anima, non interessa neppure più avere un corpo, non interessa avere riferimenti locali e quando qualcuno non ti vuole più, l’atto meno violento e più consono alla situazione è quello di mettersi da parte” concludendo con “Se volete, chiamatele pure dimissioni, il fatto sostanziale è, che io mi metto da parte, ho bisogno di salvaguardare quel briciolo di idealismo, di speranza che ancora sento dentro di me, che ho l’obbligo di raccontare ai miei figli senza abbassare gli occhi e non penso che questo partito, ma forse la politica in generale, possa aiutarmi a tutelare”.. Più laconico, questa volta, il commento social dell’esponente PD di Catanzaro Alessia Bausone, vicina al PD di Sersale e fortemente critica col Partito Provinciale: “Se la politica delle gaffe di Cuda porta alla chiusura dei circoli, inizia a non fare più ridere”.

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