Un post Fb di Consolante scatena la polemica politica foto

Il consigliere comunale di maggioranza chiede agli amminitratori di un gruppo social di bloccare gli utenti che espimono pareri negativi sul quartiere marinaro. Il ragionamento inizia bene ma forse finisce in maniera equivoca

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    di Giulia Zampina

    Ci sono dei dati inconfutabili. Facebook è uno strano modo di concepire la democrazia. Ne ha allargato i confini, ma ahinoi, ha  anche aperto le porte a discutibili commenti su ogni argomento. Secondo dato inconfutabile è che la politica si nutra di like e commenti  sui social, con buona pace di chi vorrebbe ancora dibattiti più sensati e più di sostanza. Terzo aspetto, Facebook è uno strumento e, come tutti goli strumenti  se si utilizza male diventa boomerang. E così un boomerang potrebbe diventare la richiesta del consigliere comunale di maggioranza Enrico Consolante, rivolta agli amministratori di un gruppo social, di bloccare i commenti negativi sul quartiere marinaro. All’inizio del post in fondo Consolante dice anche una cosa giusta e sacrosanta, a volte bisognerebbe imparare a parlare delle cose belle che ci circondano, che non sono i plausi per lavori ordinari, ma è una città, che forse gli amministratori non conoscono, fatta di gente che si impegna e si dà da fare per il territorio e per gli altri. Dove è che Consolante perde il filo di un ragionamento nato bene? Nel momento in cui chiede di bloccare le segnalazioni negative ma ancora più giù, quando Consolante parla di politica storicamente fallimentare, probabilmente dimenticando che questa formazione politica è al governo della città dal 1999 con una parentesi targata Olivo dal 2006 al 2011.

     

    Chiaramente il post di Consolante ha provocato le reazioni degli utenti del gruppo, ma anche degli avversari politici. E’ Nicola Fiorita che parla di censura e di utilizzo del silenzio per nascondere i problemi. E come avrebbe detto qualcuno… è l’epoca dei social, bellezza

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