Consolante: politica pre-Abramo navigava a vista

Il consigliere comunale chiarisce i termini del post Facebook che ha creato polemiche

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    Testo integrale della dichiarazione diramata dal consigliere Enrico Consolante“Avverto la necessità di dare seguito all’articolo che mi riguarda pubblicato ieri(19 agosto) da CatanzaroInforma non solo per chiarire il senso del termine da me utilizzato e da altri strumentalizzato e per sottolineare (solo per chi non mi conosce personalmente) che amo la democrazia, la libertà di espressione ed il confronto di idee, senza dubbio fonte di elevazione ed arricchimento interiore dell’essere umano, ma anche per precisare che l’intento del mio post “incriminato” era unicamente quello di prendere le difese della città dall’atteggiamento disfattista ed inutilmente critico da parte di alcuni avversari politici, incapaci di dimostrare amore nei riguardi del nostro territorio. Preciso, inoltre, che la politica “fallimentare” alla quale ho fatto riferimento riguarda ovviamente il periodo pre-Abramo, in cui Catanzaro navigava a vista e campava di rendita, senza alcun valido progetto politico lungimirante e senza un sentimento di unità territoriale, che nel tempo mi auguro sarà invece sempre più avvertito da tutti noi anche grazie allo sviluppo che è stato offerto ai diversi quartieri dall’ amministrazione degli ultimi vent’anni (con esclusione periodo targato Olivo). Ci tengo però a ringraziare la testata giornalistica per la “tirata d’orecchi” rivolta nei miei riguardi, sia perché si è dimostrata sensibile ed attenta alla salvaguardia di una delle libertà fondamentali dell’individuo (d’altronde diversamente non avrebbe potuto essere, vista l’attività professionale svolta), sia perché le riflessioni iniziali espresse dalla Dr.ssa Zampina nel suo articolo meriterebbero di certo un importante approfondimento. Nel bene e nel male, tanti aspetti della vita pubblica oggi passano da siti internet e social networks. Non so se questa possa essere definita vera evoluzione ma tant’è. Nella situazione specifica che mi ha coinvolto il mio rammarico resta quello di non aver potuto replicare alle critiche ricevute perché, ironia della sorte, sono stato (ahimè) “bloccato” dagli amministratori del gruppo social sul quale ero intervenuto, probabilmente sulla scorta del potere/dovere di moderazione della discussione riconosciuto agli stessi”.

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