Ferrovie della Calabria, i viaggiatori lamentano ritardi

Lo sfogo: 'Basta! Non possiamo ogni giorno andare all'avventura' 

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    ‘Dodici chilometri in un’ora. E’ questa la media oraria dei treni delle Ferrovie della Calabria che continuano a eccellere per i disagi che quotidianamente creano ai pendolari. Questa mattina il treno proveniente da Soveria Mannelli e che doveva partire da Gimigliano alle 8,04, è giunto in stazione alle ore 8,20. Altra attesa alla stazione di Cavorà per il previsto incrocio con il treno partito da Catanzaro alle ore 7,48 e giunto a Cavorà alle ore 8,35. L’odissea per i viaggiatori del comprensorio del Corace si concludeva a Catanzaro alle ore 9,05’. La denuncia del disservizio arriva dai viaggiatori. ‘Comprensibilmente infuriati i passeggeri diretti a scuola o al posto di lavoro per una situazione oramai cronica che si ripete da quando, oltre quattro mesi fa sono iniziati i lavori di rifacimento dell’armamento della linea. I pendolari pur comprendendo l’urgenza e la necessità che i lavori vengano eseguiti per garantire maggiore sicurezza, pretendono che sia fatta una organizzazione degli orari che tengono conto proprio dei rallentamenti e dalla limitazione della velocità. “Non possiamo ogni giorno andare all’avventura” – hanno gridato i viaggiatori al personale viaggiante che non sapeva dare spiegazioni sul pesante ritardo e consigliando, a quanti si lamentavano di prendere il treno precedente. Si tratta oramai di una Ferrovia in progressivo sfascio su tutti i fronti a cominciare dei treni messi in servizio alcuni di questi risalenti ai primi anni 60. “E’ veramente grave – hanno sottolineato i viaggiatori – che un’Azienda pubblica di mobilità, gestita dalla Regione, indispensabile per la sua funzione, sia lasciata nel completo caos organizzativo e gestionale”.

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