Costanzo vs urbanistica, ora attenzione è sugli incarichi

Il consigliere comunale si chiede perché non valga sempre il costo zero per gli affidamenti

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    Non finisce la querelle tra il settore urbanistica del Comune di Catanzaro e il consigliere Sergio Costanzo , che torna all’attacco nn soddisfatto delle risposte tecniche e politiche sulla determina che ha come oggetto il Piano Casa e che, secondo il consigliere , avrebbe stravolto i termini di una delibera di consiglio , al punto da diventare oggetto di denuncia. Una spiegazione che secondo Costanzo “ ha riproposto circostanze generiche ed inesistenti, elevate a principi di garanzia della trasparenza e della tutela dell’interesse collettivo negli atti pubblici, eludendo, di fatto, qualunque doverosa spiegazione circa le motivazioni tecniche ed oggettive che hanno ispirato la determina 2039. E questo non perché sollecitato da un attento partito di opposizione, ma dovrebbe essere, da parte di chi è chiamato in causa, un obbligatorio e doveroso chiarimento, a cospetto dell’organo elettivo e di tutti i cittadini. Ci si dica quali azioni preliminari sono state messe in campo a sostegno della oggettività e parità di trattamento nella scelta vincolistica attuata. Se esiste, ma evidentemente non è così, si produca la documentazione a sostegno delle scelte urbanistiche di vincolo attuate, le verifiche od analisi socio-economiche condotte, i verbali e le risultanze dei tavoli di concertazione con i soggetti interessati quali proprietari o attuatori di iniziative nell’ambito territoriale di riferimento. Glielo stiamo chiedendo pubblicamente. Ma le sventure non finiscono qui. La testata nazionale del Sole 24 ore pubblicava, qualche settimana fa, l’articolo confezionato dall’Ufficio Urbanistica del nostro comune, contenente la presunta virtuosa procedura di trasparenza, in anticipo sulle disposizioni Anac, messa in atto dal comune per la nomina a sorteggio della commissione di gara per i servizi tecnici relativi alla progettazione dell’ampliamento del Porto del capoluogo.

    Tale procedimento veniva esaltato come unico in campo nazionale, precursore delle linee di trasparenza dell’autorità anticorruzione. Falso. Molti comuni d’Italia, ed anche piccoli centri nella Provincia di Catanzaro, attuano, già da diverso tempo, il sorteggio per la costituzione degli organi di commissione di gara per i servizi tecnici. Ancora una volta si rimarcano principi di legalità e trasparenza, che dovrebbero, al contrario, essere circostanze ordinarie nelle procedure pubbliche, senza necessità di sbandierarle addirittura da testate nazionali. Si riconferma il tipico atteggiamento di chi non possiede, nelle proprie corde, i principi di legalità nella gestione dell’interesse collettivo; si dichiara apertamente nel prosieguo dell’articolo quando si evidenzia testualmente che “ ..è la prima volta che il Comune di Catanzaro ritiene di fare un procedimento totalmente trasparente..” . Vale a dire, fino ad oggi il Comune di Catanzaro ha proceduto in spregio alla legalità, senza applicare alcun principio di trasparenza? Ci si spieghi inoltre, come il principio della prestazione gratuita, o ridotta, è stato applicato arbitrariamente, a targhe alterne, e solo nelle procedure di gara aperte. In particolare si faccia luce sui servizi tecnici da conferiti relativamente alle predette prestazioni: Lavori di ristrutturazione Educandato; Lavori di riqualificazione di Piazza Matteotti; Lavori di esecuzione della fontana di Piazza Matteotti; Lavori complementari di riqualificazione del viadotto Kennedy; Lavori di realizzazione del nuovo corpo del Tribunale di Catanzaro. Perché in questi casi i servizi non sono stati resi a costo “0”, o con parcelle ridotte? Anzi in alcuni interventi sono riconosciuti compensi superiori alle parcelle Professionali (Lavori di riqualificazione di Piazza Matteotti)”.

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