Giornate aritmologiche della Fata Morgana: grande rilievo scientifico foto

Importante l'apporto della scuola cardiologica e cardiochirurgica del capoluogo. Aggiornamenti diagnostici e terapeutici delle più insidiose malattie cardiovascolari

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    Interventi di grande rilievo scientifico durante la quinta edizione delle “Giornate Aritmologiche della Fata Morgana”. Il dottore Francesco Borrello, organizzatore dell’evento medico scientifico, ha sottolineato i contributi che hanno qualificato il convegno. Il Professor Ciro Indolfi, Ordinario di Cardiologia presso il Policlinico Universitario di Germaneto ha tenuto una lettura magistrale sulla, recente ma ormai codificata, metodica di riparazione della valvola aortica attraverso l’approccio percutaneo – senza apertura del torace -. Il Professor Franco Romeo, Ordinario di Cardiologia di Tor Vergata (Roma), ha tenuto una lettura magistrale sui trattamenti extra-farmacologici dello scompenso cardiaco. Questa presentazione era in memoriam del decano degli studiosi di scompenso cardiaco, il Professor Mihai Gheorghaide (Northwestern University di Chicago, USA), mentore dell’organizzatore dell’evento. Il Professor Pasquale Mastroroberto, Ordinario di Cardiochirurgia di Germaneto (CZ), ha posto l’accento sul ruolo principe dell’atto chirurgico in alcune patologie cardiovascolari e su come in talune, sempre più numerose circostanze, il lavoro debba essere “di squadra” (multidisciplinare), con la necessità sostanziale dell’Heart-Team.

    Si sono susseguite relazioni che hanno disaminato gli ultimi aggiornamenti diagnostici e terapeutici delle più insidiose malattie cardiovascolari, come la diagnosi e il trattamento della sindrome di Brugada (dott. Talarico, Cosenza), della sindrome del QT lungo (Prof. Curcio, Catanzaro), della Fibrillazione atriale (dott. Ciconte, Milano) e della cardiopatia ischemica, quando trattarla con sola terapia farmacologica (dott. Aragona, Trebisacce), con angioplastica (dott.ssa Nesta, Catanzaro) o cardiochirurgia (dottori Di Virgilio, Catanzaro e Fratto, Reggio Calabria). A conclusione proprio Borrello, ha sottolineato come tutti i sistemi (sanitario incluso), per essere di qualità, devono disporre di una base di conoscenze: comuni, aggiornate e condivise. Questi momenti d’incontro, hanno la finalità d’incrementare il bagaglio d’informazioni che consentono di trattare al meglio i pazienti.

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