Catanzaro in prima fila per la doppia preferenza di genere

Costanzo e Battaglia illustrano in Consiglio comunale la proposta di legge a loro firma

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    “Abbiamo illustrato ieri in Consiglio comunale la proposta di legge, a nostra prima firma, di iniziativa del Consiglio Comunale di Catanzaro inerente le misure di promozione e di riequilibrio di genere all’interno della legge elettorale regionale”. Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri comunali Demetrio Battaglia e Manuela Costanzo.

    “E’ nostra ferma intenzione – aggiungono – sposare e condividere l’iniziativa portata avanti dalla Casa delle Donne di Fimmina Tv, per l’occasione presente in aula, e da molte donne calabresi, mirata ad adeguare il sistema elettorale regionale calabrese ai principi di parità di genere posti dagli articoli 3, 51 e 117 settimo comma della Costituzione e dalla legge nazionale 20/2016 a cui la Regione Calabria si deve obbligatoriamente adeguare. Ciò anche ai sensi dello Statuto regionale secondo il quale “la legge regionale promuove la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive” e rappresenta oggi una priorità imprescindibile e non procrastinabile non solo per motivi di legalità, ma anche per ragioni di civiltà giuridica ed equità sociale”. 

    “Dal Consiglio comunale di Catanzaro parte – spiegano – dunque, l’iniziativa legislativa prevista dall’articolo 39 dello Statuto regionale, volta ad introdurre le quote e la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale, strumenti già ‘sperimentati’ con successo per la prima volta alle elezioni amministrative dell’anno scorso che hanno consentito un rinnovo (anche) ‘in rosa’ dell’assise del Capoluogo di Regione”.

    Dopo l’approvazione che entrambi auspicano “avvenga all’unanimità, da parte del Consiglio comunale nella prossima seduta utile, l’iniziativa sarà trasmessa al Presidente del Consiglio regionale che dovrà recepirla e sottoporla alla discussione in aula, come normativamente previsto. E’ una tematica su cui tutti i rappresentanti istituzionali dovrebbero assumere una presa di posizione chiara, essendo una battaglia etica e civile che la Calabria non può permettersi di sottovalutare”.

    “Una simile proposta di legge giaceva – concludono – da tre anni in Consiglio regionale, dopo l’approvazione all’unanimità in Commissione affari istituzionali. Il 28 settembre scorso nell’aula di Palazzo Campanella, però, è stato votato un rinvio ‘sine die’. Con la nostra proposta di legge, il Presidente Mario Oliverio non potrà più ‘nicchiare’ e dovrà finalmente fare i conti (anche) con le donne calabresi”.   

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