L’INTERVISTA – Il Presidente di Confagricoltura a 360 gradi foto

Il pessimo stato in cui si trovano i nostri territori è il risultato di un sistema sballato che in questi interventi vede una sovrapposizione di Enti con scarsa chiarezza

Più informazioni su


    La situazione dell’intero comparto agricolo catanzarese, si sa, non volge al meglio. Tra le problematiche, quella relativa al clima è certamente la più rilevante, con gli ultimi eventi calamitosi verificatisi sul territorio che hanno letteralmente messo in ginocchio tutto il settore produttivo provinciale; piccoli e grandi imprenditori agricoli si sono trovati, ancora una volta, soli ad affrontare una congiuntura per niente facile provocata oltre che dal maltempo, anche dalla pessima gestione e manutenzione dei corsi fluviali in tutta la regione Calabria. A fare un rendiconto di quanto accaduto è il Presidente di Confagricoltura Catanzaro Walter Placida per il quale «il pessimo stato in cui si trovano i nostri territori è il risultato di un sistema sballato che in questi interventi vede una sovrapposizione di Enti con scarsa chiarezza; troppo spesso Regione, Provincia, Comuni e Consorzio di Bonifica si rimpallano le responsabilità. Alla base c’è di certo un problema legislativo: basta pensare che i comuni, sempre più in difficoltà di risorse economiche, non hanno gli strumenti per intervenire in maniera preventiva ma, allorché gli eventi calamitosi si verificano, possono utilizzare le cosiddette “somme urgenze” creando così importanti debiti fuori bilancio. È ovvio che se si fosse intervenuti per tempo, questi soldi non si sarebbero spesi. Ora io chiedo al Governo: non sarebbe meglio finalizzare dei fondi che consentano ad ogni singolo comune di poter effettuare interventi di natura esclusivamente idraulica e idrogeologica per evitare che circostanze di questo tipo si ripetano puntualmente negli anni?».

    E al di là della situazione d’emergenza quali altri problemi attanagliano il settore?

    «Quest’anno è un anno particolarmente critico per le produzioni olivicole e agrumicole. Di fatto il settore oleario della nostra provincia segnerà uno dei suoi minimi storici dal punto di vista produttivo e qualitativo. Oltre ai nubifragi degli ultimi giorni, i venti impetuosi che li hanno preceduti hanno fatto sì che ci fosse un’importante perdita di olive che, già di per sé scarseggiavano sugli alberi. Non migliore è la situazione per quanto riguarda gli agrumi, soprattutto per alcune varietà di arance, dove l’alto tasso di umidità e le temperature elevate ne hanno minato la produzione».

    Cosa si potrebbe fare per risollevare l’economia agricola della provincia di Catanzaro?

    «La speranza è che il Ministero si dia da fare per riconoscere lo stato di calamità già richiesto dalla Regione Calabria e che l’organismo pagatore regionale si adoperi ad una calendarizzazione seria dei flussi comunitari destinati alle aziende (Pac e Psr); l’obiettivo dovrebbe essere quello di dare il ampio respiro possibile a tutti quegli imprenditori agricoli che stanno vivendo un importante momento di crisi. Sarebbe poi opportuno che si mettesse in piedi una task force regionale, o ancor meglio nazionale, che focalizzi la sua attenzione sugli interventi necessari per ridurre i rischi idrogeologici in Calabria».

    Ma questo è anche un momento di grande fermento politico in Calabria date le imminenti elezioni provinciali e, da qui a poco quelle regionali e di molti comuni della provincia. Cosa ne pensa?

    «Non mi piace parlare di politica».

    Mi faccia almeno una sua personale previsione su ciò che potrebbe accadere, sotto il profilo politico nella provincia di Catanzaro!

    «Le elezioni provinciali sono una forma elettiva indiretta purtroppo. Diventa quindi difficile fare una valutazione di pura prospettiva, visto che molto spesso sono caratterizzate da accordi politici interni agli schieramenti. Andando però ad intuito credo che Sergio Abramo riuscirà a vincere anche questa battaglia perché, oltre ad aver dimostrato di essere un amministratore capace, oggi più che mai il vento soffia ad ovest!»

    E in Regione?

    «È altrettanto complicato fare una valutazione visto che ancora l’unico ipotetico candidato a governatore è l’attuale Presidente Oliverio. Di certo anche la Regione, che tra l’altro si è sempre caratterizzata per un’esasperata alternanza politica, non sarà esclusa dagli scenari che si sono determinati a livello nazionale. A mio avviso, molto sarà determinato dalle scelte fatte dai due movimenti di governo: M5S che è stato il primo partito alle ultime governative in Calabria e  Lega Nord che, probabilmente in questo momento si sta dimostrando la più attiva anche sui nostri territori. Penso che tra sei o otto mesi potremmo avere le idee più chiare».

    Anche il paese in cui vive, Sellia Marina, è prossimo alle urne…

    «Bèh non è che a Sellia Marina la situazione sia chiarissima! Da una parte c’è l’amministrazione uscente che personalmente ho sostenuto cinque anni fa la quale, senza dubbio, ha dimostrato abnegazione lavorativa, raggiungendo risultati in termini d’investimento in questo paese. Ciò nonostante la giunta Mauro si è caratterizzata per una scarsa lungimiranza  politica e per un’ancor più insufficiente capacità di dialogo con i cittadini. A mio avviso il Sindaco Mauro, nel rispetto dei propri elettori, dovrebbe avere il coraggio di mettersi in discussione valutando l’ipotesi di fare un passo indietro per rilanciare una nuova proposta amministrativa. Dall’altra parte si ipotizza una larga alleanza costituita dalle forze di opposizione il cui progetto però non è ancora chiaro e la cui qualità sarà senza dubbio determinata dai programmi ma anche dalla scelta del capolista e dei candidati. Certo che in una prospettiva di così larga eterogeneità sarà necessario che qualcuno dimostri fino in fondo di aver raggiunto la giusta maturità politica anteponendo il bene del paese agli egoismi personali.

     Molti sottovalutano l’ipotesi che anche a Sellia Marina si possa realizzare una lista dei M5S che potrebbe alterare e non poco gli scenari locali. Di sicuro se non si realizzerà una visone chiara e univoca, non è detto che in campo non possano scendere altre forze».

    Più informazioni su