Quinta Bolgia, gip: ‘Galati riferimento secondo i pentiti’

Per il gip, Galati e l'ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca "sono il necessario trait d'union tra i Putrino e gli esponenti apicali dell'Asp di Catanzaro LE MANI DELLA 'NDRANGHETA SU SERVIZIO AMBULANZE

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    “Dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, univoche nell’individuare in Galati un politico ‘portato’ e di riferimento della cosca, si definisce la figura dell’indagato come soggetto a disposizione del clan Iannazzo, legato ai Giampa’ da un patto di non belligeranza”. Lo scrive il gip di Catanzaro Barbara Sacca’ nell’ordinanza a carico dello stesso Galati e di altre 21 persone. Il gip fa riferimento a dichiarazioni rese gli anni scorsi da alcuni collaboratori, uno dei quali, Gennaro Pulice, afferma che Galati “da quando ha iniziato la carriera politica ha sempre chiesto l’appoggio della famiglia Torcasio per le elezioni”. Un altro collaboratore, Angelo Torcasio, nel 2012 ha detto che “Iannazzo, tramite Pino Galati, avevano grandi prospettive di inserimento in lavori al nord”. Per il gip, Galati e l’ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca “sono il necessario trait d’union tra i Putrino e gli esponenti apicali dell’Asp di Catanzaro, senza il cui interessamento non sarebbe stato possibile ottenere gli illeciti vantaggi” per Putrino.

    Intercettazioni Senti se torna da te domani, poteva tornare da te quel mio amico che e’ gia’ venuto da te .. il consigliere comunale che ci sono problematiche qui per la citta’ importanti, voleva sottoporla …” Una frase, pronunciata il 28 luglio 2015 dall’allora deputato Giuseppe Galati, e definita “criptica” dagli stessi investigatori, ma che per i finanzieri di Catanzaro ed i magistrati della Dda catanzarese, dimostra l’interessamento dell’ex parlamentare alla causa del sottogruppo imprenditoriale ‘ndranghetista di Pietro Putrino legato alla cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte per ottenere un appalto per la fornitura del servizio sostitutivo di ambulanze per il 118 di Lamezia Terme. La telefonata e’ diretta a Giuseppe Pugliese, all’epoca direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro- anche lui arrestato stamani – e che Putrino ritiene di dover contattare per arrivare ad ottenere l’appalto visto che il direttore generale Giuseppe Perri – anche lui agli arresti – “e’ gia’ uno di noi”. A fare da tramite, come emerge da un’intercettazione ambientale, e’ l’allora consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca. La telefonata di Galati fa seguito ad un incontro avuto lo stesso giorno dal parlamentare con Putrino e Muraca all’aeroporto di Lamezia Terme. Da intercettazioni successive e da pedinamenti ed appostamenti, finanzieri e pm hanno la certezza che l’incontro propiziato da Galati tra Pugliese, Putrino e Muraca vi sia stato. E quando, successivamente, a settembre, Galati contatta il manager dell’Asp, Pugliese risponde, “vedi che … tranquillo con quella cosa”. L’appalto non verra’ poi affidato perche’ resisi conto di un appostamento dei finanzieri in un altro incontro avuto vicino ad una concessionaria di auto, Galati presento’ una denuncia a Roma sostenendo di temere per la propria incolumita’ grazie alla quale venne a conoscenza dell’indagine dei finanzieri. Tuttavia, la ditta di Putrino ha continuato ad avere affidato il servizio senza lo svolgimento della gara. (Ansa)

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