Presunta concussione, la proroga per i legali di Mungo è atto dovuto

Pitaro eRanieri dicono che il loro assistito non ha ricevuto ancora alcun atto, ma comunque resta a disposizione per un interrogatorio già chiesto e mai accordato

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    “Apprendiamo, ancora una volta, dalla Stampa di un atto giudiziario nei confronti del nostro assistito. Infatti, ad oggi, il sig. Mungo non ha ricevuto alcuna notifica, ma questo non è un problema poiché il nostro cliente è estremamente sereno e soprattutto voglioso di chiarire la propria posizione”. Lo scrivono in una nota stampa gli avvocati difensori di Gianpaolo Mungo, Giuseppe Pitaro e Vittorio Ranieri.

    “Siamo – è scritto nella nota stampa – al cospetto di una richiesta proroga indagini che, probabilmente, è una non notizia, trattandosi di un atto dovuto ed a garanzia dell’indagato, in quella che è un’inchiesta, immaginiamo, piuttosto complessa e che non può esser definita dalla Procura della Repubblica nell’arco di pochi mesi. Non a caso la nostra richiesta di interrogatorio, avanzata nell’interesse del Mungo già nel mese di luglio, aspetta ancora di essere evasa dal PM procedente proprio per le indagini attualmente in corso”.

    Mungo, sottolineano i difensori, “serenamente e senza alcuna fretta attende di essere sentito dal PM per spiegare e ribadire la propria estraneità ai fatti. All’Ufficio di Procura spetterà poi di valutare le spiegazioni ed i documenti che verranno forniti dal Mungo. Il tutto accompagnato dalla ferma volontà del nostro patrocinato di dire fatti, nomi e circostanze, sempre se richiesti, al cospetto di chi di dovere per mettere fine ad una vicenda sino a questo momento solo mediatica”.

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