Costanzo: ‘Occhiuto vince il derby con Abramo, ecco perchè’

Vogliamo fare solo qualche piccolo esempio concreto e qualche paragone tra le due Città?

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    Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del consigliere comunale Sergio Costanzo. 

    Abramo ha perso il “derby” per la Presidenza della Regione con Occhiuto per la semplice ragione che la “Catanzaro di Abramo” perde e sta perdendo malamente il “derby” con la città di Cosenza. Da giallorossi, perdere il derby calcistico fa sicuramente male, con il Cosenza in B, ma fa più male perdere il derby tra città. Almeno nel calcio abbiamo la speranza che il presidente Noto ci porterà presto a superare i “lupi” rossoblu. Per la città ci vorrebbe un miracolo.

    Premetto che non sono un tifoso di Occhiuto, né potrei esserlo, ma con onestà non posso non riconoscere che la sua città va a gonfie vele a differenza della lenta agonia del Capoluogo di Regione.

    Amare Catanzaro, così come l’amiamo noi, non significa non riconoscere i meriti altrui. Amarla significa dire “basta” al suo arretramento.

     

    Vogliamo fare solo qualche piccolo esempio concreto e qualche paragone tra le due Città?

     

    AMBIENTE

    Cosenza: prima città del centro sud e al quinto posto in Italia dopo Mantova, Parma, Bolzano e Trento, per performance ambientali e vivibilità (rapporto Ecosistema Urbano 2018 di Legambiente e Ambiente Italia).

    E’ attivo un nuovo parco di automezzi di cui deve dotarsi per obbligo contrattuale la società appaltatrice Ecologia Oggi.

    Catanzaro: città ricoperta di rifiuti ed erbacce e costellata di discariche abusive. La società SIECO non rispetta il capitolato anche grazie alla “presenza vigilante” al suo interno di un fedelissimo di Abramo.

    ISOLA PEDONALE E DEHORS

    Cosenza: L’isola pedonale permanente del centro storico si stende da piazza dei Bruzi a piazza Bilotti ed è diventata un percorso d’arte con opere di Dalì, Manzù, De Chirico, Greco, Consagra, Sosno, Rotella, Modigliani. Ci sono librerie come Feltrinelli e Mondadori, grandi gruppi di abbigliamento come Zara.

    I posti a sedere all’aperto nei bar e nei caffè dell’isola pedonale sono più di 500. Piazza Bilotti ha un parcheggio sotterraneo per 300 auto e un museo virtuale che attira persone da tutta la Calabria.

    Catanzaro: isola pedonale al massimo per 2 ore alla settimana, al sabato quando non piove: i posti a sedere all’aperto sono qualche decina.

     

    EDIFICI SCOLASTICI

    Cosenza: prima città del sud per qualità e sicurezza scuole primarie (Legambiente)

     

    Catanzaro: plessi scolastici cadenti e pericolanti, Maddalena e Mazzini chiuse

     

    SPORT

    Cosenza: Città Europea dello Sport 2020

                     In progettazione il nuovo grande stadio che conterrà cinema, locali commerciali, palestre

    Catanzaro: la Città degli impianti sportivi cadenti, chiusi o maltenuti

                        5 milioni di euro buttati nella spazzatura per l’orribile “palazzina cinese” del Ceravolo.

     

    PARCHI E GIARDINI

    Cosenza: sarà realizzato un grande Parco del Benessere, polmone verde della città con giardini a tema; il viale diventerà anche una grande palestra all’aperto con percorsi benessere, piste ciclabili, campi di squash, di basket, pallavolo, calcio a cinque, skatepark e giochi per bambini.

     

    Catanzaro: il degrado di Villa Margherita, del Parco dell’ex Ghiacciaia, dei giardini Nicholas Green, del verde del lungomare.

     

    ATTRAZIONI PER IL TURISMO CULTURALE

    Cosenza: si sta completando il Planetario di Cosenza che sarà il primo in Italia come tecnologia (simile solo a quello di New York) e il secondo (dopo quello di Milano) come dimensioni. Annesso ci sarà il Museo della Scienza.

     

    Catanzaro: viviamo di ricordi, il Politeama, il San Giovanni.

     

    E’ stato questo un innocente “gioco” che ci permette di dire che la “Catanzaro da bere” di Sergio Abramo e dei suoi amici è una città vecchia decadente e surclassata dagli avversari.

    E’ ora che i Catanzaresi rialzino la testa e, se vogliamo tornare a vincere il derby, cambiare allenatore e giocatori. Perché Noi siamo il Capoluogo!

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