Politeama: Benvenuti – Don Chiosci@tte contro i nuovi mulini a vento

Il regista Iodice, “un mito contro la nostra contemporaneità”

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    «Se avessimo un pizzico del coraggio e del senso di giustizia del Don Chisciotte, forse, le nostre folli vite troverebbero finalmente un senso» Nunzio Caponio, autore di “Don Chiosci@tte” in programma sabato al Politeama, spiega così il senso di questo spettacolo che vede due straordinari attori, Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi, impegnati in una grande prova di recitazione. «Lo spettacolo – spiega il regista, Davide Iodice – scaturisce da una scrittura originale che a sua volta prende ispirazione dallo spirito dell’opera di Cervantes scagliando una volta di più la simbologia di questo ‘mito’ contro la nostra contemporaneità» Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da un Sancio che è insieme figlio e disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a corpo disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene. Dall’improbabile rifugio in cui si è rintanato, lotta per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un’idea: l’IDEA. Unica finestra sull’esterno (o su altri interni) una teoria di schermi che s’affaccia su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi all’Azione, a una qualche azione. E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.

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