Provincia fuori da ‘Lamezia-Europa’, le perplessità dell’ex Enzo Bruno

Il predecessore di Sergio Abramo sottolinea come le sue dichiarazioni gettino 'ombre inesistenti sulla permanenza della Provincia di Catanzaro nella partecipata nata per il rilancio produttivo ed occupazionale dell'ex area Sir'


“L’intenzione espressa dal presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, di dismettere le quote che l’Ente intermedio detiene nella società partecipata Lamezia-Europa lascia a dir poco perplessi”. E’ quanto afferma l’ex presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in merito alla recente posizione del suo successore di dismettere le quote che l’Ente intermedio ha nella società partecipata Lamezia-Europa.

“Dispiace che quanto affermato da Abramo rischia di confondere tutti, prima di tutto i cittadini, gettando ombre inesistenti sulla permanenza della Provincia di Catanzaro nella Partecipata nata per il rilancio produttivo ed occupazionale dell’ex area Sir di Lamezia Terme che non è gravata affatto sulle casse dell’Ente: la Provincia di Catanzaro non ha mai contribuito al risanamento delle perdite in quanto sono state sempre coperte da riserve – afferma ancora Bruno -. Che senso ha fare un passo indietro proprio adesso che la crisi economica calabrese – che non ha impedito l’insediamento nell’area di 100 aziende che occupano circa 1.500 addetti con un considerevole indotto – viaggia verso un recupero che consentirà di capitalizzare anche gli oltre 6 milioni di euro di finanziamenti dalle rinunce e revoche dei patti territoriali destinandoli alla realizzazione del mercato di Contrada Rotoli, Agri Expo e del centro servizi per le imprese lametine? Abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di quest’area nel cuore della Calabria, snodo strategico di trasporti a partire dall’aeroporto internazionale di Lamezia: pur senza sottoscrivere la proposta di aumento del capitale sociale per come ha già comunicato nel corso delle precedenti assemblee dei soci e come analogamente ha fatto per la Sacal, la Provincia deve mantenere le quote nella società partecipata, per come prevede anche la legge Madia, per essere protagonista di questa fase di rilancio. Sarebbe un chiaro segno di attenzione anche per la città di Lamezia Terme, soprattutto in questo momento difficile dal punto di vista sociale oltre che amministrativo dovuto al commissariamento, in cui i cittadini si sentono abbandonati, privati di spazi e di servizi. Era, infatti, questo l’intento del presidente della Regione Mario Oliverio – conclude Bruno – che la scorsa settimana ha tenuto una conferenza stampa sulla situazione della città della Piana per aprire un confronto sul recupero del suo ruolo direzionale strategico, e proprio questa mattina ha incontrato il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino. Ad Oliverio, che non ha lasciato cadere nel vuoto il grido di dolore di cittadini e associazioni che si sono mobilitati per attirare l’attenzione sulle drammatiche condizioni della città, e con grande senso di responsabilità si è attivato in questa direzione, non può che andare plauso e sostegno nell’azione di recupero dell’agibilità democratica che a Lamezia sembra essere sospesa”.